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Italia e Francia invieranno missili all’Ucraina, ma intanto fanno scorta

Il complesso militare-industriale europeo con la guerra in Ucraina ha trovato una gallina dalle uove d’oro.

I sistemi missilistici di difesa aerea SAMP/T-MAMBA saranno consegnati all’Ucraina questa primavera, ha dichiarato il ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu.”Con Guido Crosetto -Ministro della Difesa italiano – abbiamo deciso di fornire i sistemi di difesa aerea SAMP/T-MAMBA all’Ucraina nella primavera del 2023. Questo sistema proteggerà la popolazione civile e le infrastrutture dagli attacchi russi”, ha scritto Lecornu.  Sono stati infatti definiti gli ultimi dettagli tecnici tra Italia e Francia per la consegna all’Ucraina, nella primavera 2023, del sistema di difesa antiaerea SAMP/T, il primo sistema anti-missile europeo di fabbricazione italo-francese.

Il 30 gennaio il ministro degli Esteri italiano – Tajani – aveva dichiarato che “Il Parlamento ha votato qualche giorno fa la possibilità di inviare nuove armi all’Ucraina, ed è probabile che verranno inviati sistemi di difesa aerea”.

Ma sullo sfondo dell’invio di batterie di missili anti-aerei all’Ucraina si staglia anche il salto di qualità (e quantità) delle spese militari comuni di Francia e Italia, che  già il 30 dicembre 2022 avevano notificato al raggruppamento d’imprese franco-italiano EUROSAM (composto dalla MBDA e dalla THALES) un contratto per la produzione di quasi 700 nuovi missili Aster.

Il missile Aster è stato sviluppato da MBDA ed Eurosam che ha fornito la gestione del progetto per l’integrazione del suo sistema sulle batterie SAMP/T NG e FDA. Più di 1.300 missili sono già stati prodotti dagli anni 2000 in poi.

Si tratterebbe di un contratto per la produzione entro il 2035 di 688 missili Aster 15 e Aster 30 delle più recenti versioni destinati alle forze armate italiane e francesi, ma non all’Ucraina che evidentemente riceverà un numero imprecisato di missili che sono già in dotazione alle forze armate di Italia e Francia. L’importo del contratto non è stato reso noto ma dovrebbe raggiungere i 2 miliardi di euro: secondo l’Istituto francese per le relazioni internazionali il costo di un missile Aster 30 è stimato intorno ai 2 milioni di euro.

Questo ordine riguarda diverse versioni di questo missile, unico in Europa: si tratta di missili Aster 15 e Aster 30 B1 per navi della Marina francese, della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare italiana, nonché l’ultimo Aster 30 Versione B1NT in fase di sviluppo.

Si conferma così come la guerra in Ucraina si sta rivelando l’occasione d’oro per il complesso militare-industriale europeo. I soldi e le commesse adesso arrivano a palate.

 

 

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2 Commenti


  • Binazzi Sergio

    li spendono proprio bene I quattrini delle nostre tasse!!! sono anni che vengono utilizzati in armi e guerre varie anziché in servizi ai cittadini come dovrebbe essere. sanità scuole e tutto il resto sono fesserie per quei delinquenti che ci governano. spero di cuore che sta gente si spenda dei patrimoni per curarsi da malattie gravi.


  • Gaspare

    Bene . . vedremo in Ucraina se sono così formidabili come dice Maccarone e la Melona ! Mi sa tanto che ne manderanno qualcuno a Zelensky per testarli , dopodiché dovranno scegliere se riescono a utilizzarli o ficcarsele in quel posto !

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