Menu

Milano. Studenti contestano Landini: “Basta passerelle, è tempo di lottare”

Sono decisamente tempi di redde rationem. Ieri a Milano il segretario della Cgil, Maurizio Landini è stato contestato dagli studenti di “Cambiare rotta” all’università Statale di Milano, dove era andato a visitare gli studenti della rete Udu (Unione Degli Universitari) da giorni accampati in tenda per protestare contro il caro affitti.

Non accettiamo passerelle dei responsabili della miseria in cui siamo costretti a vivere” – affermano gli studenti di Cambiare Rotta – “I diritti ce li conquistiamo da soli, organizzandoci assieme alle organizzazioni di classe e conflittuali di questo paese: verso la mobilitazione nazionale sotto le Regioni del 16 maggio e lo sciopero generale del 26 maggio”.

Io sono pronto a discutere”, ha affermato Landini. “Siamo i primi a dire che c’è un problema di rottura” tra il sindacato e i giovani, “precari e senza diritti”. “Hanno ragione a essere incavolati, forse qui dovevo venire prima”.

L’accusa mossa dagli studenti è quella di un’azione inefficace da parte della Cgil, sin dai tempi del Jobs Act di Renzi, o di contraddizioni come gli sponsor scelti per il Concertone del Primo Maggio: “Ci avete traditi, siete qui solo per fare le vostre passerelle”.

La nostra lotta non si arresta, e lanciamo una giornata di mobilitazione nazionale il 16 Maggio, sotto le Regioni, contro il caroaffitti e il carostudi. In quanto giovani, studenti, precari, delle periferie e fuorisede rilanciamo anche lo sciopero generale del 26 maggio indetto dal sindacato Usb per l’aumento dei salari, per garantire il salario minimo, per rilanciare la richiesta di un Reddito Studentesco e per denunciare ancora una volta il carovita e il caro-affitti, direttamente collegate all’economia di guerra portata avanti dal governo Meloni, di cui paghiamo le conseguenze noi studenti, giovani e precari e tutti i lavoratori precari e sfruttati”.

Tre giorni era toccato alla segretaria del Pd Elly Schlein ad essere contestata dagli studenti accampati nelle tende all’università La Sapienza di Roma.

Questa volta la consueta catarsi che ripulisce tutte le responsabilità del passato quando si insediano governi di destra alla guida del paese non sembra più funzionare. Ci sono dei conti da fare, e vanno fatti.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

6 Commenti


  • Naza

    da chi debbono essere sostenuti se non dai sindacati anche se in passato hanno fatti molti errori da questo governo che tartassa la scuola la sanità e la povera gente


  • alberto+gabriele

    NO NAZA SONO IN TOTALE DISACCORDO.. Questi sindacati sono nemici del popolo degli studenti e dei lavoratori., punto. Fanno la loro parte per sopprimere ogni resistenza allo sfruttamento ne’ piu’ ne’ meno dei loro compari Meloni, Schlein, Calenda, Mentana etc.
    Quindi e’ necessario trattarli come nemici e combatterli. Fino a che non si fanno questi conti e non si smette di appecoronarsi dietro alla CGIL non si va da nessuna parte.


  • Andrea Vannini

    non é piu’ il tempo delle illusioni. non si tratta di errori. la cgil é oramai un nemico dei lavoratori e degli studenti. contare solo sulle proprie forze. la memoria torna alla cacciata di lama dalla sapienza a roma nel 1977.


  • Gianpaolo

    Landini dirà che non è colpa sua che lui è lì da poco. conosciamo bene questo riff ma non ci crede più nessuno. sono anni che la CGIL perde iscritti e rappresenta solo se stessa. dopo aver fatto passare precarietà, lavoro a termine, somministrazione, agenzie interinali adesso Landini è a caccia di consensi. un consiglio a landini: invece di invitare la meloni invita i ragazzi e ascoltali visto che hai perso ogni contatto col mondo reale


  • Pelullo Francesco

    sono decenni di accordi sottobanco,.
    fazzoletti rossi in piazza,, ma hanno firmato tutte le schifezze filogovernativi , dalla riforma del lavoro, scuola. sanità. , infine questi signori sono stati premiati dai vari governi cosiddetti di sinistra.bisogna ricominciare tutto daccapo….


  • michele renzulli

    I sindacati da oltre quarant’anni non parlano perché purtroppo sono pagati dallo Stato per alcuni versi, per un altro, vedi quanto personale della scuola spostato a lavorare negli stessi sindacati, pagati ovviamente dalla scuola. Oltre a svariate commissioni, ove sono divenuti vero e proprio collocamento per amici e compari. Svincolati del tutto dai Partiti, fanno solo i loro interessi. Del resto anche il tesseramento avviene per – silenzio-assenso. Perché allora parlare, parlare contro chi le be beneficia, se lo farebbero. Qualsiasi governo potrebbe tagliare i contributi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *