I fascisti in Italia non sono scomparsi nel 1945. Lo provano otto compagne e compagni assassinati e oltre cento gravemente feriti dalla bomba fascista posta in piazza Loggia a Brescia, contro una manifestazione sindacale, il 28 Maggio 1974.
Secondo la magistratura il mandante morale di quella strage fu il nazifascista Pino Rauti, a cui il partito di Giorgia Meloni ha recentemente dedicato una propria sede proprio a Brescia.
Poi se li chiami fascisti, o se semplicemente parli di fascismo, si indignano.
“I fascisti non ci sono più dal 1945” urlano, cancellando le centinaia di persone uccise dal terrorismo fascista fino agli anni ottanta del secolo scorso, in più di trentacinque anni dalla fine della guerra.
Quelle stragi avevano tutte uno scopo preciso: creare le condizioni per un golpe fascista. Per questo i terroristi nazifascisti ebbero coperture, protezioni e indicazioni da settori dello stato e da comandi NATO.
Tutto questo è oramai provato, ma viene costantemente rimosso. I fascisti di oggi negano quelli di ieri.
Noi no, noi ricordiamo tutto e per questo ci vediamo in piazza a Brescia.
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