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Il governo pone la fiducia al decreto che azzera i controlli esterni sui fondi del Pnrr

Oggi alla Camera comincia la discussione generale sulla conversione in legge del decreto “per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche”. Con ogni probabilità il governo porrà porre la questione di fiducia per accelerare l’approvazione del testo che dovrà poi andare al Senato in seconda lettura.

Nel provvedimento, durante l’esame in commissione, sono state inserite la proroga fino al giugno 2024 dello scudo erariale e l’abolizione del controllo concomitante della Corte dei Conti sulle spese del Pnrr.

Procedono intanto i lavori per le attese modifiche all’attuazione del Pnrr.. Il governo è attualmente impegnato è quella di “monitoraggio rafforzato”. Ci sono 120 misure per le quali sono stati rilevati “elementi di difficoltá”. Quelle che hanno il maggior grado di “debolezza” sono il 10% del totale. Nell’elenco ci sono gli ospedali di comunitá, i progetti di riqualificazione urbana, alcuni lotti delle tratte ferroviarie, come la Salerno-Reggio Calabria e la Roma-Pescara.  Il monitoraggio sta per concludersi.

Il governo ha fatto sapere che nella sua bozza di relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr gli interventi che dopo i controlli,  mostreranno elementi di criticitá insuperabili, saranno classificati in due categorie. La prima sono gli “interventi strategici di interesse nazionale”, per i quali lo Stato assicurerá un supporto strategico per portarli a termine. Poi ci saranno gli altri interventi, quelli che in assenza di azioni tempestive da parte dei soggetti attuatori sará difficile che possano essere conclusi in tempo.

Rimane aperto però il contenzioso con la Corte dei Conti sui controlli concomitanti sulle spese del Pnrr. Questa mattina è stata convocata un’assemblea straordinaria dell’Associazione Magistrati della Corte dei conti. All’Ordine del giorno c’è la discussione sulle iniziative conseguenti agli emendamenti sulle limitazioni delle funzioni della Corte dei conti: controllo concomitante e scudo erariale contenute nel dl Pa in discussione alla Camera.

Il portavoce della Commissione Eric Mamer, aveva fatto sapere che ci sarebbe stato disappunto da parte di Bruxelles per il mancato controllo della Corte dei conti sui fondi del Pnrr.

“Quello di venerdì non è un incidente con la Commissione europea, ma con un qualsiasi funzionario”. E “il controllo concomitante sul Pnrr è un’assoluta anomalia italiana, una sorta di cogestione che per quanto mi riguarda ha poco senso” ha detto il sottosegretario all’Economia Federico Freni in una intervista a Il Sole 24 Ore.

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