Ieri si è svolta la terza giornata di mobilitazione nazionale di boicottaggio dello Stato d’Israele e in particolare della catena Carrefour.
Promossa dal Comitato Angelo Baracca, questa mobilitazione segue i primi due appuntamenti svolti nel mese di dicembre.
Presidi di sono registrati nelle sedi dei Carrefour delle grandi città come Milano, Bologna, Pisa, Roma. A Napoli invece il concentramento ha preso di mira il silenzio dei grandi media sull’assassinio da parte dell’esercito occupante israeliano di molti giornalisti sul territorio palestinese.
Grande protagonismo è stato ancora una volta la presenza dei giovani, sia delle scuole superiori che delle università, a testimonianza di come la causa palestinese sia percepita come una lotta che riguarda il futuro delle nuove generazioni.
La giornata si è svolta in concomitanza con l’importante due giorni di mobilitazione che sono in programma a Vicenza contro la partecipazione di aziende compromesse con l’apartheid israeliano e legate alla filiera dell’oro, presenti in questi giorni alla fiera dell’oro di Vicenza.
Come ripetuto ieri da molte piazze e come rilanciato da anni dal movimento BDS, boicottare le relazioni economiche e commerciali di quelle aziende che sostengono economicamente il sionismo è una parte fondamentale della solidarietà alla causa del popolo palestinese (qui un utile dossier al riguardo).
Minare infatti la struttura economica che permette di proseguire il genocidio in corso a Gaza e nel resto della Palestina è parte integrante della lotta della Palestina.
E quando i governi non attuano ciò che richiedono le popolazioni che dovrebbero rappresentare, come nel caso italiano dove la maggioranza è schierata in favore della Palestina e per il cessate il fuoco immediato (a Gaza come in Ucraina), allora è bene che sia la società nel suo complesso a prendere parola e protagonismo sulla scena politica.
Oggi a Vicenza si terrà una manifestazione proprio in tal senso, mentre dalla piazza romana è stata annunciata una seconda assemblea nazionale sul boicottaggio, dopo la prima riuscitissima del 19 novembre, da tenersi sempre nella capitale il prossimo 28 gennaio. Su questo, ulteriori informazioni seguiranno.
Di seguito, alcuni scatti delle varie piazze.
Milano:
Bologna:
Pisa:
Roma:
Napoli:
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Pasquale
Se lo si facesse in tutto il mondo potrebbe essere molto incisivo.