Il Comitato “Angelo Baracca” esprime piena soddisfazione per la riuscita Assemblea nazionale svoltasi domenica 19 novembre presso i locali dell’Intifada di Roma.
36 interventi provenienti da tutto lo stivale, davanti a circa 200 persone, hanno scandito la mattinata di lavori nel segno comune dell’urgenza di organizzare e rilanciare una intensa e capillare campagna di boicottaggio verso lo Stato sionista d’Israele e il regime di apartheid perpetrato in Palestina.
L’assemblea ha rinnovato, dopo la bella manifestazione del 4 novembre, il sostegno al popolo palestinese. Ha riconosciuto altresì la necessità di affiancare agli importanti momenti di piazza, delle azioni che colpiscano il sostegno politico-diplomatico, militare, mediatico e commerciale di cui gode Israele nel nostro paese.
Nella loro molteplicità, gli interventi hanno sottolineato la necessità di mettere in campo azioni concrete e mirate, che possano servire da volano verso una delegittimazione del genocidio che lo Stato sionista sta compiendo a Gaza e della pluridecennale occupazione della Palestina.
Un’attenzione particolare è stata rivolta al criminale servizio che i maggiori mezzi di disinformazione stanno perpetrando ai danni della verità e delle ragioni storiche della lotta del popolo palestinese – così come degli altri popoli in lotta, dal Donbass all’Africa, dall’Asia all’America Latina.
Mettere in moto un meccanismo di azione e rivendicazione che possa coinvolgere le tantissime e i tantissimi solidali che in ogni angolo d‘Italia si stanno schierando senza tentennamenti e ambiguità dalla parte della Palestina. Questo l’obiettivo finale della giornata di domenica.
Su queste basi, si è convenuto di lanciare una prima giornata di mobilitazione nazionale, coordinata in ogni territorio disponibile, con azioni di boicottaggio della catena di supermercati Carrefour per venerdì 1° dicembre.
Protagonista nel 2010 di denunce nei confronti degli attivisti francesi del movimento BDS e oggi schierata, tramite l’invio di pacchi di solidarietà, direttamente dalla parte dell’esercito occupante israeliano, boicottare il Carrefour significa colpire nelle fondamenta economiche il sostegno di un marchio multinazionale all’apartheid israeliano, il quale ha dimostrato in più di un’occasione di temere fortemente questo tipo di campagne.
Idealmente, tali presidi potrebbero essere ripetuti ad oltranza per tutto il mese dello shopping natalizio.
Inoltre, mercoledì 29 novembre, in occasione della giornata internazionale delle Nazioni Unite dedicate alla Palestina, il Comitato appoggia e rilancia ogni mobilitazione che nelle varie città metterà al centro il sostegno alla libertà della Palestina, nelle forme e nelle modalità che ogni territorio riterrà più opportune.
In ultimo, la Comunità palestinese hanno annunciato per sabato 2 dicembre una serie di manifestazioni regionali da tenersi in tutto il paese, momento di piazza a cui l’assemblea ha espresso appoggio e sostegno senza riserve.
Queste la date di rilievo nazionale, al fianco dei moltissimi appuntamenti territoriali, assunte dall’assemblea.
Come fu per il Sudafrica, è tempo che entri in campo un vasto movimento che metta con le spalle al muro il criminale regime di apartheid perpetrato dallo Stato sionista d’Israele in Palestina.
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