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La strage infinita: lavoratori morti e feriti gravi ogni giorno

Tre “incidenti “gravi sul lavoro nella sola giornata di ieri. Infortunio mortale sul lavoro a Jesi. La vittima, 55 anni, secondo una prima ricostruzione, stava effettuando la manutenzione della copertura di un capannone quando è precipitato da circa 7 metri di altezza.

A Grosseto un operaio di 52 anni sarebbe caduto da una scala da un’altezza di circa 3 metri. L’uomo si trovava all’interno di un capannone della zona industriale.

A Monfalcone verso le ore 8:30, nell’area dei cantieri navali di Fincantieri, un ponteggio è crollato coinvolgendo alcuni operai. Un giovane di 24 anni è rimasto incastrato sotto il groviglio di ferri e lamiere e per liberarlo i Vigili del fuoco hanno utilizzato l’Autogrù proveniente dal Comando di Gorizia. Il giovane operaio è stato portato in ospedale in condizioni gravissime.

Sono gli ultimi giorni della raccolta firme “Omicidio e lesioni gravi sul lavoro“. Firmate e fate firmare chiunque vi capiti a tiro.

Perché nel nostro paese è in corso una strage permanente (di Stato) di lavoratrici e lavoratori: più di 20 mila morti negli ultimi 20 anni (quasi tre morti al giorno).

E’ ora di dire basta a questa inaccettabile mattanza quotidiana. Introdurre il reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro è urgente.

Ci vogliono 50.000 firme e non restano che due settimane. Firmate presso i banchetti che vengono indicati, di volta in volta, sul sito : https://leggeomicidiosullavoro.it e sulla pagina facebook dedicata. Oppure potete farlo subito online a questo link :

https://raccoltafirme.cloud/app/user.html…

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