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E’ morto Alberto Gabriele, economista marxista

Ancora una morte inaspettata e dolorosa colpisce la comunità marxista nel nostro paese. Si tratta di Alberto Gabriele, economista e militante comunista di cui abbiamo ospitato alcuni contributi sul nostro giornale sia nella versione cartacea negli anni Novanta che in quella online.  Alberto seguiva quotidianamente Contropiano apportando spesso commenti agli articoli.

Qui di seguito due brevi ricordi, uno dei familiari e l’altro di Francesco Schettino. In fondo una breve ma intensa bibliografia di alcuni lavori di Alberto Gabriele dedicati alla Cina e a Cuba.

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Apprendiamo la notizia che Alberto Gabriele è venuto improvvisamente a mancare, presumibilmente per un attacco cardiaco.

Compagno impegnato, economista marxista, attivo nel dibattito politico italiano e internazionale, interveniva su vari quotidiani, blog e pagine di approfondimento online. Alla passione per il dibattito politico univa lo studio e la ricerca scientifica, pubblicando vari libri e articoli su prestigiose riviste scientifiche.

Negli ultimi anni si è concentrato in particolare sulla prospettiva delle possibilità reali di costruzione del socialismo nel XXI secolo, approfondendo il contesto economico di Cuba, Vietnam e Cina.

All’affetto e alla costernazione della famiglia si unisce il ricordo dei compagni. Con lui se ne va un compagno generoso e uno studioso importante del socialismo nel mondo.

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Ciao Alberto

di Francesco Schettino

Ho conosciuto Alberto più o meno venti anni fa, quando lui era comandato dalle Nazioni unite presso il WFP poiché avevo letto un suo articolo suggerito da Maurizio Donato che avevamo pubblicato su La Contraddizione e io avevo la necessità di saperne di più di Cina.

In quel periodo di esperti di quell’area se ne contavano pochi, a differenza di quello attuale in cui tutti si vantano di conoscere ogni angolo del mondo solo perché assistono a 2 video di YT e leggono 4 post su Instagram.

Ecco, Alberto era esattamente il contrario. Era una persona di grande cultura e di altrettanto ampio spessore politico, uno di quei compagni che hai ormai difficoltà a trovare per fare due chiacchiere a qualsiasi ora della giornata, a parte la sera che per lui era diventata troppo faticosa. Si definiva anche per questo scherzosamente Albertosauro ma, al contrario di quello che possa sembrare, aveva una idea delle nuove tecnologie ben più sviluppata di tanti altri “smanettoni”. L’ultima volta che l’ho visto mi ha detto orgogliosamente di essere in contatto costante con due influencer: doveva parlarmene ma non abbiamo fatto in tempo. Era curioso come poche persone al mondo, tanto almeno quanto era incazzoso, soprattutto per come era diventato negli ultimi anni, specie dopo il rientro a Roma.

Ci ho girato mezzo mondo, dalla Cina – dove vedemmo insieme la finale della coppa del mondo del 2006 – a Cuba, ed è stato un generosissimo compagno di viaggio e di politica per quanto a volte potessimo avere dei punti di vista divergenti. Ma era sempre pronto a ragionare sulle parole altrui anche quando non le riteneva a prima lettura soddisfacenti.

Più recentemente, 2019, entrammo in contatto con Elias Jabbour, compagno-professore brasiliano della UERJ, con cui aveva trovato un feeling straordinario: hanno scritto un libro che è diventato best seller in Brasile e in gran parte del mondo ha avuto un impatto significativo ricevendo per questo un importante premio internazionale.

Ultimamente si sentiva continuamente deluso dai comportamenti di molti compagni, ma la sua volontà di scoprire cose nuove ancora prevaleva: così, solo qualche settimana prima di morire aveva comprato e iniziato a rileggere Il Capitale di Marx e orgogliosamente ogni tanto mi diceva di trovare in quelle righe ragionamenti di una attualità talvolta imbarazzante.

Ci mancherà tanto il suo piglio critico, la sua cocciutaggine e il suo prendersela con Sankrisostomo (non ho mai capito perché). Peccato, avresti potuto darci ancora una mano. Ovunque tu sia, insegna a chi è al tuo fianco ad apprezzare il Mezcal (anche perché con me hai fallito).

Ricordiamo i suoi libri e articoli più recenti e importanti sulla Cina e su Cuba:

Wealth distribution in Cuba (2006–2014): a first assessment using microdata, Cambridge Journal of Economics, 43 (2). (Gabriele et al., 2019)

Enterprises, Industry and Innovation in the People’s Republic of China Socialist Economic Development in the 21st Century A Century after the Bolshevik Revolution (scritto insieme ad Elias Jabbour)

Economia Cinese Contemporanea di prossima uscita

Alcuni suoi interventi:

https://contropiano.org/interventi/2015/03/04/la-grecia-fa-discutere-029475

https://sbilanciamoci.info/diseguaglianze-negli-usa-politiche-fiscali-e-senso-comune/

https://sbilanciamoci.info/le-crisi-di-mortalita-dopo-la-fine-dellurss/

https://www.lafionda.org/2020/05/05/la-cina-non-e-capitalista/

https://www.lafionda.org/2021/01/24/crisi-catastrofe-e-rivoluzione/

https://www.lafionda.org/2023/07/13/come-cambia-lindustria/


Alcune recensioni dei suoi recenti libri:

https://www.economiaepolitica.it/in-punta-di-teoria/socialismo-mercato-o-altro/

https://www.economiaepolitica.it/in-punta-di-teoria/il-socialismo-nel-xxi-secolo/

https://sbilanciamoci.info/limpresa-della-cina/

https://sbilanciamoci.info/sistema-cina-imprese-mercati-politica/

https://sbilanciamoci.info/un-libro-sul-socialismo-di-mercato-in-asia/

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1 Commento


  • Pasquale

    Ogni marxista che muore è un sollievo, purtroppo, per il capitale.

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