Nell’Unione Europea stanno circolando proposte per riempire di soldi i capitoli delle spese militari europee. Se ne saprà qualcosa di più domani, 27 febbraio, quando la Commissione europea svelerà i suoi progetti su “La strategia industriale per la Difesa europea”.
L’ultima ipotesi riguarda l’idea di emettere gli Eurobond per la creazione di una difesa comune europea e lo sblocco degli investimenti.
L’idea degli Eurobond, vista come uno strumento per sostenere gli investimenti nella spese militari europee, non trova però tutti concordi e tra i ministri delle Finanze dell’UE circolano diverse opinioni. La rivista Fortune riporta ad esempio che il ministro belga delle Finanze, Vincent Van Peteghem, sottolinei l’importanza di esplorare nuove opportunità strategiche, inclusa la possibilità di Eurobond per la difesa, mentre il ministro delle Finanza tedesco Christian Lindner, è assai più cauto affermando che al momento non ritiene necessari Eurobond per finanziare gli investimenti nella difesa, sottolineando invece le responsabilità nazionali in materia di spesa militare.
Di Eurobond per finanziare le spese militari della Ue, se ne parla ormai da un paio d’anni. Il Sole 24 Ore ricorda che nel bilancio pluriennale 2021-2027 dell’Unione Europea è stato inserito un capitolo dedicato a difesa e sicurezza con una dotazione di 13 miliardi di euro, di cui quasi otto per il nuovo Fondo europeo per la difesa per spingere l’integrazione del complesso militare-industriale europeo, finanziando progetti comuni proposti da consorzi tra aziende di almeno tre Paesi diversi. A questo fondo è stato aggiunto, fuori bilancio, lo Strumento europeo per la pace, (European peace facility, Epf) con altri 5 miliardi di euro, che incorporava strumenti preesistenti.
“Un gigante economico e commerciale, per rendere più forte la propria diplomazia e il proprio ruolo nel difendere la pace, deve avere anche una forza di difesa comune” ha detto il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni. “Questa sarà l’occasione giusta per arrivare a un obiettivo di cui si parla da più di vent’anni ma che può fare in pochi mesi i passi in avanti che in vent’anni non è riuscito a fare” ha affermato Gentiloni mostrando apprezzamento per la decisione storica della Germania di destinare 100 miliardi al rafforzamento delle proprie forze armate.
Domani, 27 febbraio, la Commissione renderà nota la sua “Strategia industriale per la Difesa europea”, all’interno della quale ci sarà lo strumento “Edip”, il programma per gli investimenti nell’Europa della Difesa. Nella Commissione cresce il sostegno all’ipotesi di finanziare questo programma attraverso una nuova emissione di debito comune con degli appositi “Defence Bond”.
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Ospedali chiusi e Guerra aperta.
Mara
Mi sembra di capire che le promesse di finanziamento a Zelenski per gli armamenti siano piuttosto aleatorie insufficienti e dilatate nel tempo se pensano di finanziare con eurobond di cui non si sa quanti saranno gli acquirenti.
Leonardo
Perdonatemi, off topic ma non troppo … Siete in grado di farci capire cosa, di preciso (e dopo Canada, Germania, Francia) ha firmato a Kiev la sciagurata influencer che ci governa ?
In particolare se prevede anche solo una possibilità per un futuro dispiegamento (ufficiale) di militari italiani, non in combattimento ma per ‘presidio/deterrenza’ in Ukraina occidentale (cosa che permetterebbe a Zelenski & co. di liberare forze da mandare a est e allegerire l’incombente mobilitazione).
iskratov
”Il Primo Ministro slovacco afferma che l’UE e i membri della NATO valutano l’invio di truppe in Ucraina
La dichiarazione ha preceduto la conferenza di Parigi sulla guerra in Ucraina.
Diversi membri dell’UE e della NATO stanno prendendo in considerazione lo schieramento militare in Ucraina, ha affermato lunedì il primo ministro slovacco Robert Fico.
Parlando prima di un incontro dei leader nazionali dell’UE e della NATO a Parigi lunedì per discutere la strategia collettiva occidentale sull’Ucraina, Fico ha citato un “documento riservato” che elenca gli argomenti da discutere a Parigi che “manda brividi lungo la schiena”.
“Questi argomenti”, ha detto, “implicano che un certo numero di stati membri della NATO e dell’UE stiano considerando l’invio di truppe in Ucraina su base bilaterale”.
Non posso dire per quale scopo o cosa farebbero lì.”
Secondo Fico, la guerra in Ucraina non sta andando come previsto: “Questo incontro [di Parigi] è la conferma che la strategia ucraina dell’Occidente è completamente fallita”, ha detto, senza fornire dettagli.
Lunedì mattina, parlando a seguito di una riunione del consiglio di sicurezza e del gabinetto della Slovacchia, Fico ha affermato che tali piani rischiano di intensificare la guerra in Ucraina e ha sottolineato che la Slovacchia non parteciperà.
Il leader slovacco filorusso è già stato criticato per le sue posizioni pro-Mosca, affermando a gennaio, ad esempio, che l’unico modo per fermare la guerra in Ucraina era che Kiev rinunciasse a parte del suo territorio .
Il primo ministro ceco Petr Fiala, anch’egli presente all’incontro di Parigi, ha smentito l’affermazione di Fico: “La Repubblica Ceca non si prepara certamente a inviare soldati in Ucraina, nessuno deve preoccuparsi di questo”.
POLITICO ha contattato gli uffici stampa della NATO e dell’UE per un commento, ma non ha ricevuto risposta.”
https://www.politico.eu/article/slovak-pm-fico-says-eu-and-nato-states-consider-sending-troops-to-ukraine/