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Rete4 contro il prof. Vasapollo. A che scopo?

Care e cari,

In una puntata del programma Dritto e Rovescio trasmessa recentemente su Rete 4 il nostro collega Luciano Vasapollo ha subito un vero e proprio linciaggio mediatico per avere espresso, nel corso di una pubblica conferenza, le proprie opinioni sul conflitto israelo-palestinese. Lo si è accusato di avere violato le regole deontologiche della professione accademica e il ministro Salvini ha addirittura espresso l’augurio che egli venga licenziato.

Senza entrare nel merito delle opinioni espresse dal nostro collega e riconoscendo a chiunque il diritto di criticarle, reputiamo gravissimo che si metta in discussione la stessa legittimità di esprimerle. In questo paese, e in particolare all’interno dell’Università, la libertà di espressione come diritto costituzionalmente garantito vale anche per i professori.

Esprimiamo quindi la nostra solidarietà al collega Luciano Vasapollo, e chiediamo agli organi accademici, e in primo luogo alla rettrice Antonella Polimeni, di fare sentire la propria voce in difesa della libertà di espressione all’interno dell’Ateneo.

Invitiamo inoltre i giornalisti di Dritto e Rovescio e il ministroSalvini a evitare atteggiamenti intimidatori e a tollerare le posizioni espresse dal professore Luciano Vasapollo con la stessa pazienza con cui noi tolleriamo le loro, anche quando ci appaiono appiattite sulla politica bellicista e terrorista del governo israeliano.

Comitato Sapienza per la Palestina

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Carissimo Giorgio,

carissimi colleghi e compagni del Comitato Sapienza per la Palestina, vi ringrazio veramente con tutto il cuore e con tutta la mia passione di docente universitario e di libero cittadino che a 69 anni continua a pensare con la propria testa e non accettare l’omologazione imposta dalla società della comunicazione deviante e del pensiero unico.

Anche ieri sera c’è stato un nuovo programma di Rete 4 (la quarta trasmissione in 3 giorni a me dedicata ) e dopo aver avuto le subdole attenzioni anche del ministro Salvini hanno detto che è stata fatta una interrogazione parlamentare da parte della Lega contro di me.

Nonostante circa 40 anni di onorato servizio e di altrettanta onorata militanza politico – culturale da sincero democratico a difesa dei valori della nostra Costituzione, non penso di essere tanto importante al punto di ricevere tali strumentali attenzioni in trasmissioni che si sono concretizzate in vere e proprie diffamazioni, minacce, calunnie e incitazione all’odio per mail visto anche che, a seguito di tali trasmissioni sto ricevendo sui social e sulla mia mail minacce alla mia incolumità fisica e minacce di morte.

Di tutto questo si stanno occupando i miei legali con denunce in sede penale e civili.

Penso invece che l’attacco vada molto più in là di Vasapollo e voglia colpire la libertà di pensiero e di parola e in particolare infastidisce pesantemente che ci sia ancora qualche docente universitario che non accetta l’omologazione al pensiero unico e alla cultura – merce.

Ovviamente hanno estrapolato 10 secondi da un mio intervento di 16 minuti in una assemblea pubblica alla facoltà di Fisica, e non da una mia lezione come in maniera calunniosa hanno detto (anche se, come nota a margine, preciso che vanno sempre difesi gli articoli 3 e 33 della Costituzione della libertà di insegnamento e di difesa delle proprie idee nell’esporre agli studenti secondo scienza e coscienza; ma ripeto in questo caso si tratta di Assemblea pubblica e non di lezione).

Come dicevo nel mio intervento, provo un senso di profondo disprezzo davanti al massacro del popolo palestinese che si protrae da 75 anni e provo profondo dolore davanti ai 42.000 morti palestinesi innocenti e provo profonda rabbia e disprezzo per gli atti di terrorismo usati da Israele che colpisce donne, bambini e popolazione inerme uccidendo perfino nelle case, scuole e ospedali.

E come dicevo nell’intervento, affinché non si ripeta in diverse forme il giuramento del 1931 in cui si chiedeva ai professori universitari la fedeltà al regime fascista e richiamandomi ad Antonio Gramsci nel suo scritto Odio gli indifferenti, perché se non si è partigiani ora allora quando?!!?

Ho ricevuto via whatsapp come sempre le continue care attenzioni della nostra preside Arianna, non ho ricevuto mail dai colleghi e quindi è con enorme piacere caro Gianni che ricevo questa tua e vostra.

Come nota conoscitiva evidenzio con rammarico che la nostra Rettrice ha soltanto fatto una nota alla trasmissione in cui ha solo evidenziato che sono stato Delegato del Rettore con Frati e Gaudio e non sono suo delegato, e ciò è vero, per carità. Ma non ha usato una parola né in pubblico né in privato per dare un minimo di solidarietà per difendere la libertà di espressione di un docente universitario e di qualunque cittadino.

Vi abbraccio fraternamente ricordando ancora Gramsci: “il popolo delle scimmie riempie la cronaca, non crea storia, lascia traccia nel giornale, non offre materiali per scrivere libri”.

Vi sento vicini col cuore e con la testa e continuerò… in direzione ostinata e contraria.

Luciano

 * Prof. di Politiche economiche, e di Economia dello Sviluppo. Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali. Sapienza Università di Roma. Rappresentante per i paesi dell’America Latina nell’ambito delle relazioni internazionali per i settori economia

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Pubblicità gratuita su Rete 4. Per denigrare Vasapollo e le nostre idee hanno dato spazio al Multipolarismo che ci unisce a Papa Francesco

Come i nostri lettori sanno bene, ci sono visioni comuni, ovvero analisi e ideali, che uniscono cattolici, come il direttore di questo giornale, a marxisti militanti come il prof. Luciano Vasapollo. Visioni da cui scaturiscono impegni concreti sul piano scientifico, culturale e politico. Tra questi l’esperienza, ripetuta in più elezioni, di accompagnatori internazionali del processo elettorale in Venezuela.

E siamo stati onorati di poter riferire al Santo Padre, a margine dell’udienza generale del 25 settembre, quello che abbiamo visto in occasione del voto del 28 luglio, ovvero l’assoluta regolarità delle operazioni di voto e gli atti teppistici di pochi malintenzionati che hanno tentato di attaccare il Palazzo presidenziale di Miraflores e di aggredire gli osservatori internazionali, arrivando purtroppo a colpire ed uccidere alcuni dirigenti locali del Psuv, il partito fondato da Hugo Chavez, un leader visionario che certamente ha diversi aspetti in comune con Papa Francesco, che dichiaratamente condivide l’Idea Bolivariana della Patria Grande.

La foto relativa al nostro dialogo con il Pontefice, pubblicata da FarodiRoma, è stata lungamente inquadrata da Rete 4 in una trasmissione, la quarta in tre giorni, nella quale, con un’insistenza malevola e un crescendo di aggettivi poco lusinghieri quanto del tutto inappropriati, è stato denigrato il prof. Luciano Vasapollo, sotto tiro per aver denunciato in una assemblea alla Facoltà di Fisica (e non in una lezione universitaria) il terrorismo che di fatto Israele pratica da 70 anni nei confronti del popolo palestinese, in particolare oggi a Gaza e in Cisgiordania, come di altri paesi del Medio Oriente, in particolare in questa fase verso il Libano, la Siria, lo Yemen e l’Iran. Paesi che insieme a Cuba, Venezuela, Bolivia e Nicaragua si oppongono all’imperialismo Usa, che è il grande sponsor della politica genocida di Israele.

Il conduttore Paolo Del Debbio ha evocato più volte, presentandola come un fatto negativo, la visione del Multipolarismo che unisce appunto marxisti come Vasapollo a chi redige questo giornale e in definitiva a Papa Francesco.

La visione che il Papa propone, come spiegato da Andrea Tornielli, direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione, “è quella multipolare, quella del multilateralismo, insistendo sulla necessità di favorire accordi multilaterali tra gli Stati e della possibilità «di qualche forma di autorità mondiale regolata dal diritto», cioè di «organizzazioni mondiali più efficaci, dotate di autorità per assicurare il bene comune mondiale, lo sradicamento della fame e della miseria e la difesa certa dei diritti umani fondamentali». Organizzazioni in grado di «assicurare la realizzazione di alcuni obiettivi irrinunciabili». Servono strumenti nuovi, non una semplice riedizione di quelli vecchi.

Come per la guerra in corso in Ucraina, il Pontefice ha auspicato una riscoperta dello “spirito” di Helsinki, cosciente che la conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa del 1975 in quanto tale sarebbe oggi irripetibile, così a proposito della crisi ambientale scrive: «Più che salvare il vecchio multilateralismo, sembra che oggi la sfida sia quella di riconfigurarlo e ricrearlo alla luce della nuova situazione globale», riconoscendo e valorizzando il lavoro che tante aggregazioni e organizzazioni della società civile compiono compensando le debolezze della Comunità internazionale. È significativo a questo riguardo che il Papa citi il processo di Ottawa contro la produzione e l’uso delle mine antiuomo, «esempio che dimostra come la società civile e le sue organizzazioni siano in grado di creare dinamiche efficienti che l’ONU non raggiunge»”.

Insomma al di là dell’intento malevolo di Rete 4 e dei suoi giornalisti, aver inquadrato a lungo FarodiRoma parlando di Multipolarismo, in definitiva, ci ha fatto conoscere a una fascia di pubblico che forse potrebbe aprire gli occhi su una realtà internazionale che finora non conosceva.

Resta certamente il buon diritto del prof. Vasapollo a tutelare la propria onorabilità e i suoi avvocati stanno studiando quali cause potranno intentare per respingere diffamazioni, calunnie, incitamenti all’odio on line di cui il loro assistito è stato vittima in questi giorni. E resta a noi anche la curiosità di cosa il governo potrà dichiarare sulla vicenda, visto che in diretta TV è stata annunciata una interrogazione parlamentare della Lega Nord, il cui leader Matteo Salvini, sempre davanti alle telecamere, si è unito a Del Debbio per chiedere il licenziamento del docente non si capisce in base a quali norme, stante il fatto che non ne ha violata alcuna.

** IlFarodiRoma

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