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Napoli blindata per il G7. L’artificiosa drammatizzazione del clima politico in città

Da alcuni giorni la Questura di Napoli, su evidente impulso del Ministro degli Interni, sta producendo una palese drammatizzazione del clima politico in città in vista dell’annunciato corteo “NO G/7” in occasione del vertice dei Ministri della Difesa di questo organismo sovranazionale.

Un appuntamento di mobilitazione, che sta raccogliendo un ampio arco di adesioni di movimenti di lotta, associazioni e comitati ben oltre l’abituale giro militante, convocato per Sabato 19 Ottobre nell’ambito della giornata nazionale di mobilitazione e protesta contro il famigerato Decreto Sicurezza 1660.

In tale contesto da alcuni giorni è aumentato un asfissiante controllo poliziesco dinnanzi ad alcune scuole con l’imbarazzante sequestro di qualche striscione e con un aumento dei presidi di polizia in occasione di ogni minima iniziativa di discussione, di incontro o di propaganda che si svolge in città.

Come se non bastasse – nella mattina di mercoledì 16 ottobre poche ore prima che si svolgesse la Conferenza Stampa degli organizzatori del Corteo “NO G/7” – il Questore di Napoli ha rigettato l’autorizzazione/comunicazione avanzata per lo svolgimento del Corteo (Piazza Garibaldi/Piazza

 Plebiscito) limitando di parecchio il percorso della manifestazione (Piazza Garibaldi/Piazza Borsa) e “prescrivendo” a quattro

 compagni e compagni che hanno formalmente firmato la comunicazione una serie di divieti, minacce e limitazioni che – oggettivamente – si configurano come una aperta provocazione per il regolare svolgimento del corteo.

Riteniamo che, in questi giorni, si sta affermando una linea di condotta poliziesca che punta ad intorbidire il clima politico in città attraverso la diffusione di un dispositivo comunicativo e pratico fondato sulla tensione, sulla paura e sull’intimidazione. Probabilmente la Questura intende replicare le provocazioni e le intimidazioni che lo scorso 5 Ottobre abbiamo assaggiato, nella città di Roma, a ridosso della giornata di lotta in solidarietà con la Palestina.

Evidentemente il governo Meloni – in occasione di questa sessione del G/7 – vuole opacizzare ed oscurare le ragioni sociali che i movimenti di lotta e le organizzazioni di classe hanno inteso evocare ed agitare in occasione del summit di questi autentici briganti imperialisti. E’ chiaro che mentre si vanno incrudendo il complesso delle contraddizioni internazionali e mentre iniziano a palesarsi, nel nostro paese, i primi effetti antisociali dell’Economia di Guerra il Governo intende polarizzare l’attenzione sull’ abusato scenario della tensione preventiva e sui meccanismi roboanti di gestione dell’ordine pubblico.

Diventa – quindi – importante nei prossimi giorni far crescere l’attenzione e la propaganda della Manifestazione di Sabato 19 ottobre favorendo una ampia partecipazione e coinvolgimento verso quanti non intendono abdicare ad una funzione di coerente lotta alla Guerra, al Genocidio dei palestinesi e dei popoli medio/orientali e verso l’insieme di forze politiche e sociali che vogliono riaggregare uno schieramento di opposizione e di rappresentazione indipendente degli interessi dei settori popolari della società.

Appuntamento a Napoli, concentramento alle ore 15, Sabato 19 Ottobre, a Piazza Garibaldi.

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