Sembrano risolti i problemi di convergenza su un solo corteo unitario per la manifestazione nazionale del 30 novembre a Roma sulla Palestina. Una riunione di tutte le associazioni palestinesi, successiva all’assemblea cittadina di Roma del 21 novembre che aveva indicato questa soluzione, è stata accettata da tutte le diverse realtà solidali con il popolo palestinese.
L’appuntamento di partenza sarà piazza Vittorio e la conclusione a Porta San Paolo, ossia i due luoghi di arrivo delle convocazioni dei due cortei precedenti.
Sul piano politico rimangono sul campo visioni diverse e diversificate, ma almeno sul corteo unitario si è arrivati ad una convergenza. Sabato 30 novembre oltre che a Roma, nel quadro della stessa giornata di mobilitazione, ci sarà la manifestazione anche a Milano.
Per domenica 1 dicembre le realtà che hanno promosso l’assemblea del 9 novembre hanno convocato una riunione nazionale per discutere e coordinare operativamente come sviluppare le iniziative nel prossimo futuro sulla solidarietà con il popolo palestinese e per spezzare le complicità in Italia con la macchina di guerra e di propaganda israeliana.
Qui di seguito il comunicato delle realtà dell’assemblea del 9 novembre e il comunicato delle associazioni palestinesi sulla manifestazione nazionale del 30 novembre a Roma
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CORTEO UNITARIO PER LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA DEL 30 NOVEMBRE. SI PARTE DA PIAZZA VITTORIO.
Il corteo sarà unitario!
Come realtà che hanno partecipato alla costruzione del percorso e all’Assemblea nazionale del 9 novembre a Roma, siamo estremamente soddisfatte/i della convocazione unitaria della manifestazione di sabato contro il genocidio dei palestinesi e il massacro dei libanesi, contro il pericolo globale che rappresenta Israele e la sua escalation in medio oriente e a fianco di tutte le resistenze.
Dopo 13 mesi di mobilitazioni continue ma frammentate e segnate dalle divisioni, l’assemblea del 9 novembre, a cui hanno aderito 250 realtà palestinesi, libanesi e italiane, è stata determinante nel raggiungere l’unità tra le forze palestinesi e lavorare alla massima convergenza di un fronte ampio contro i crimini e le politiche dello stato israeliano.
Riteniamo che la proposta unitaria uscita dall’assemblea cittadina romana di giovedì 21 novembre, organizzata all’occupazione romana di Porto Fluviale, di convergere in un unico corteo – seppure nelle sue diversità – che parta da Piazza Vittorio per riprendersi la piazza vietata del 5 ottobre, piazza di Porta San Paolo, rappresenti un gesto di maturità di tutte le componenti, che hanno abbandonato i particolarismi e hanno deciso di marciare assieme, per la Palestina, il Libano, contro il sionismo e il pericolo di una escalation globale del conflitto.
Convergere, includere nella diversità è possibile e doveroso di fronte a un genocidio e a un massacro che non si fermano, ma anzi diventano sempre più parte di una strategia che vorrebbe far precipitare tutto il Medio Oriente, e non solo, nella guerra. Scendere in campo contro il nostro governo, l’unione europea e tutti i governi occidentali, complici dei crimini israeliani, e chiedere lo stop delle forniture di armi e alle collaborazioni con lo stato di Israele è un dovere politico e umano imprescindibile per tutte e tutti.
Per continuare ad allargare sempre di più il fronte, le pratiche e le iniziative contro il genocidio e contro i suoi responsabili, per dare forma a una rete nazionale in sostegno alla Palestina, al Libano, contro le guerre e i suoi crimini confermiamo e rilanciamo la riunione di domenica 1 dicembre a Roma in presenza e in collegamento. Presto verranno forniti i dettagli dell’assemblea.
• Stop Genocidio in Palestina e Massacro in Libano
• Israele è un pericolo per il Mondo
• Fermiamo le Guerre Globali
• Con le Resistenze
• Stop invio armi ad Israele
• Stop accordi di cooperazione a tutti i livelli
• Stop Occupazione e Apartheid
• Stop Bombing and Kill
• Immediata apertura dei canali Umanitari
Ci vediamo il 30, uniti! Palestina e Libano Libere!
Assemblea 9 Novembre
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Il comunicato delle associazioni palestinesi sulla manifestazione del 30 novembre a Roma
MANIFESTAZIONE NAZIONALE UNITARIA
ROMA – PIAZZA VITTORIO EMANUELE
SABATO 30 NOVEMBRE – ORE 14:00
STOP AL GENOCIDIO IN PALESTINA E AL MASSACRO IN LIBANO
Di fronte al genocidio in Palestina e al massacro in Libano, e all’estensione del fronte della guerra, è dovere di tutti di convergere in un’unica grande manifestazione nazionale che sfili da Piazza Vittorio e in modo unitario si riprenda la piazza vietata il 5 ottobre, Piazza Porta San Paolo.
Come organizzazioni palestinesi in Italia – Associazione Palestinesi d’Italia (API), Comunità Palestinese, Giovani Palestinesi d’Italia (GPI), Movimento Studenti Palestinesi (MSP), Unione Democratica Arabo-Palestinese (UDAP) – abbiamo intenzione di costruire un corteo unico sotto le bandiere palestinesi e libanesi contro il sionismo a fianco della resistenza, lavorando con i movimenti e le realtà solidali per ribadire che il sionismo, nella sua natura di progetto imperialista, non rappresenti un pericolo solo per i popoli arabo, ma per tutto il mondo.
E’ nostro dovere continuare ad organizzarci per pretendere dignità e libertà per i nostri popoli, come è nostro dovere raccogliere il mandato della nostra Resistenza.
La Resistenza e la sua storia ci insegna anche che la lotta può essere compromessa facilmente, nel momento in cui si lascia spazio al collaborazionismo.
La Resistenza palestinese e libanese hanno indicato con chiarezza la via da percorrere: continuare a lottare, unendo i fronti, fino alla vittoria, fino alla liberazione totale dall’imperialismo e dall’oppressione coloniale.
È con questa consapevolezza che ribadiamo il ruolo centrale delle organizzazioni palestinesi – affiancate da tutte le realtà italiane che si sono mobilitate nel corso di quest’ultimo anno in supporto della lotta di liberazione palestinese – e una piattaforma unitaria di lotta contro il sionismo e contro il Governo Meloni complice .
Scenderemo unitariamente in piazza il 30 novembre per ribadire:
-La fine immediata del genocidio in Palestina e dell’aggressione militare in Libano;
-Lo smantellamento dell’entità sionista, in quanto progetto coloniale di insediamento fondato su pulizia etnica e genocidio sistematico del popolo palestinese, così come è stato riconosciuto dalla Corte Internazionale di Giustizia il 24 maggio 2024)
-sostegno incondizionato alla resistenza del popolo palestinese e libanese;
-liberazione di tutti i prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri “israeliane” e italiane, oltre all’immediata apertura di canali umanitari per il popolo palestinese;
-l’attuazione del diritto al ritorno, così come riconosciuto anche dall’ONU (risoluzione 194/1948) e il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese;
-Chiediamo al movimento per la Palestina di superare la semplice solidarietà con azioni di boicottaggio concrete che danneggiano gli interessi “israeliani” e quelli dell’imperialismo europeo e statunitense in Italia, specialmente nel settore militare, dell’industria bellica e della ricerca;
-Chiediamo il ritiro dell’Italia dalla guerra in Palestina e Lbano, e quindi:
-la cessazione della vendita e l’esportazione di armi verso l’entità coloniale sionista;
-il ritiro dei cittadini italiani che in Palestina e in Libano combattono tra le fila dell’esercito di occupazione sionista;
-La terminazione di ogni accordo, o altra forma di collaborazione militare e bellica con l’entità coloniale sionista;
-Lo smantellamento della NATO e delle organizzazioni militari strumentali e complici dell’entità coloniale sionista;
-Chiediamo che il governo italiano ritiri ogni atto o provvedimento repressivo e di censura emesso contro i movimenti in lotta e chi ne fa parte;
-Chiediamo che governo e Parlamento italiano interrompano e cessino immediatamente l’approvazione del cd. “Pacchetto Sicurezza” (“ddl 1660”).
Associazione Palestinesi d’Italia (API)
Comunità Palestinese
Giovani Palestinesi d’Italia (GPI)
Movimento Studenti Palestinesi (MSP)
Unione Democratica Arabo-Palestinese (UDAP)
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