In vista dello sciopero generale di otto ore proclamato per venerdì, il ministro Salvini ha firmato la precettazione contro lo sciopero nei trasporti per ridurne la durata a sole 4 ore.
La precettazione era stata annunciata in una nota del Ministero al termine dell’incontro con le organizzazioni sindacali che ha visto la partecipazione del ministro. In caso di inosservanza della precettazione la legge 146 del 1990 prevede sanzioni amministrative a carico di ciascun lavoratore “colpevole” della violazione, determinabile, con riguardo alla gravità dell’infrazione ed alle condizioni economiche, da un minimo di 500 euro a un massimo di mille euro per ogni giorno di mancata ottemperanza.
“Impugneremo la precettazione presso le sedi opportune, faremo subito il ricorso. Leggeremo ovviamente la motivazione ma eravamo preparati perché è il secondo anno consecutivo che il ministro Salvini precetta i trasporti durante uno sciopero di Cgil e Uil” ha affermato il segretario della Uil Bombardieri. “Non ci ricordiamo la stessa solerzia durante altri scioperi indetti da altri sindacati. Mi pare ci sia un tentativo di mettere in discussione il diritto allo sciopero e una corrispondenza fra la commissione di garanzia e la politica che è preoccupante, con la commissione di garanzia che risponde agli input di un ministro che si preoccupa soltanto di ridurre gli spazi democratici in questo paese”.
“Noi riconfermiamo lo sciopero di 8 ore anche per il Tpl e il trasporto aereo: abbiamo escluso il trasporto ferroviario perché c’è stato lo sciopero domenica, e quindi ci sono da rispettare i dieci giorni” ha dichiarato il segretario della Cgil Landini.
Secondo Guido Lutrario dell’Usb “È molto grave che ora si attacchi anche uno sciopero generale, puntando a limitarne gli effetti. Lo scorso anno ci siamo scontrati con il ministro Salvini sulle arbitrarie limitazioni che impose allo sciopero del trasporto locale e il TAR ci diede ragione. Oggi tornano all’attacco senza tenere conto di quanto già stabilito in precedenza”. L’unica preoccupazione della Commissione – aggiunge Lutrario – è quella di ridurre le agitazioni e mai di obbligare le aziende e le associazioni padronali a discutere con le organizzazioni dei lavoratori in presenza di scioperi che raccolgono un’ampia adesione. Sono inaccettabili le restrizioni che si vogliono imporre sullo sciopero del 29 ma voglio ricordare a Landini e Bombardieri che la difesa del diritto di sciopero non può esercitarsi a singhiozzo, solo quando è colpita la propria organizzazione”.
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