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Il centrosinistra tradirà i 100.000 di Roma, ci vuole una mobilitazione pacifista indipendente

La manifestazione del 5 aprile a Roma è stata una grandissima, sovrastante, risposta al partito della guerra, che era sceso in piazza con il quotidiano La Repubblica e con i fondi del Comune di Roma.

Il palazzo mediatico guerrafondaio schiuma rabbia e livore di fronte al successo di una manifestazione che ha visto mobilitarsi di nuovo tanto popolo della pace, come era avvenuto in passato con le tante guerre della NATO, tra cui in particolare quella che portò al criminale bombardamento di Belgrado, con il governo D’Alema-Mattarella.

La manifestazione è stata bellissima, tanti interventi sul palco hanno detto bene cose giustissime, ma gli annunci dei leader politici presenti, giusti lo sono stati molto meno.

Prima di tutto gli abbracci tra Conte e la delegazione del PD guidata da Boccia suscitano giustificato stupore in chi, forse ingenuamente, è ancora attento alla differenza tra ciò che si dice e ciò che si fa.

Ma come, il rappresentante di un partito che ha appena votato “SI” ad un folle documento UE per il riarmo e la guerra e il leader che ha portato in piazza 100.000 persone contro di essi, affettuosamente proclamano l’alleanza tra loro? E su quali contenuti? Su quel mantra che tutti i politici in manifestazione hanno ripetuto: “no al riarmo nazionale, sì alla difesa comune europea“? E che diavolo vuol dire? Se non è zuppa è pan bagnato.

Ma se dovessero vincere le elezioni questi politici le taglierebbero davvero le spese militari, rifiutando i vincoli NATO ( che nessuno di loro ha nominato) e UE, oppure no?

Alla fine i salmi finiscono in gloria, mentre le decisioni pratiche devono obbedire o rompere rispetto a UE e NATO. E finora tutti, ma proprio tutti, i governi di centrosinistra e cinquestelle a quei vincoli e a quelle spese per armi e guerra hanno sempre obbedito. La diffidenza allora non è “settarismo”, è pura presa d’atto della realtà.

Se il ripudio popolare del riarmo guerra verrà ancora una volta usato dal centrosinistra strapieno di guerrafondai, allora i 100.000 in corteo saranno di nuovo traditi.

Per evitare che la storia si ripeta, bisogna continuare la mobilitazione contro riarmo e guerra e renderla indipendente da chi vuole usarla per tornare a fare quello che ha sempre fatto.

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7 Commenti


  • Sergio Binazzi

    bella manifestazione sicuramente, ma l’abbraccio con la delegazione PD che significa? sono sempre diffidente nei confronti di conte & Co, e il pericolo che quei 100.000 vengano traditi direi che è forte .


  • Giancarlo Staffo

    A maggior ragione dobbiamo entrare in contatto con quella piazza fatta di una massa di popolo contro la vuerra e con quegli intellettuali onesti che vi hanno aderito. Quindi occorre trovare il modo per essere vicini e farci ascoltare.


  • Giuliano

    Il corteo di ieri è stata la prima grande manifestazione popolare contro la guerra in questo paese degli ultimi anni tre anni, a prescindere da cosa farà Conte ed il suo entourage.
    Penso che chi ha scelto di non essere in quella piazza dovrebbe fare una seria autocritica.


  • Enrico

    Per vedere Conte che si abbraccia con un parlamentare del partito più guerrafondaio d’italia? Senza una reazione adeguata della piazza?! Ma l’autocritica fatevela voi!!! ! sarebbe come.se si organizzasse una manifestazione anti fascista, e si.accettasse nella piazza una delegazione di forza nuova e casapound, con abbraccio finale con Fiore! Ma vergognatevi!!!!


  • Giuliano

    Hai ragione! Meglio continuare a fare le manifestazioni in dieci, senza pericolo di essere contaminati dalla realtà e dalla partecipazione popolare.


    • Redazione Contropiano

      Meglio fare le manifestazioni in tanti, senza andar dietro a pifferai che ti usano per fare un governo coi peggiori guerrafondai…


  • Giuliano

    Risposta a Redazione Contropiano.

    L’aspetto più importante della piazza di sabato è stata la mobilitazione popolare contro la guerra, non il 5Stelle.
    Chi ha scelto di non starci in modo organizzato e con un proprio impianto ha perso l’occasione di poter parlare con migliaia di persone che alle manifestazioni di qualsiasi tipo organizzate da
    qualsiasi organizzazione comunista italiana non ci vanno neanche legate. Questo succede da anni, eppure non riusciamo a fare altro che ripetere vecchi schemi, non riusciamo ad uscire dal nostro loop.
    Mi sbaglio?

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