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Anche Iacona e ‘Presa Diretta’ finiscono nel mirino dei sionisti “de noantri”

Nella prima serata di Domenica 27 aprile, la trasmissione Presa Diretta e il suo conduttore Riccardo Iacona hanno aperto una preziosa finestra di informazione sulla situazione a Gaza, prima con le dramatiche testimonianze di due giovani reporter palestinesi che vivono lì, poi con una intervista alla Relatrice Speciale dell’Onu per i Territori Palestinesi Francesca Albanese, recentemente riconfermata nel suo incarico alle Nazioni Unite con grande irritazione delle autorità israeliane.

Questo squarcio nel velo di silenzio e ipocrisia imposto su Gaza e le sorti del popolo palestinese, ha suscitato la reazione dei soliti apparati sionisti nel nostro paese, sempre pronti a entrare a gamba tesa contro ogni soffio di libera informazione che non sia conforme alle direttive informative israeliane e dei suoi complici.

Tre noti personaggi del sionismo italiano, l’onorevole Carlo Giovanardi, l’avvocato Iuri Maria Prado e il docente universitario Ugo Volli (memorabili i suoi scazzi con Gianni Vattimo nei corridoi dell’ateneo di Torino, ndr), hanno presentato un esposto indirizzato al coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio chiedendo di verificare se l’ultima trasmissione di Presa Diretta sia stata parziale e antisemita e accusando Riccardo Iacona di parzialità per aver documentato le vittime palestinesi e dato voce alle denunce verso Israele, come quella della relatrice ONU Francesca Albanese.

Fortunatamente al momento si registrano reazioni contro questa iniziativa tesa a stroncare la libertà di informazione all’interno della RAI.

Per il sindacato dei giornalisti Rai Usigrai “l’esposto contro Presa Diretta è un atto intimidatorio”. Un reportage e un approfondimento necessari quelli di Presa Diretta su Gaza andati in onda lunedì scorso. – si legge nella nota dell’esecutivo Usigrai – Un lavoro giornalistico che per contenuti rappresenta in pieno il ruolo informativo del servizio pubblico della Rai.

Vedere e ascoltare cosa sta succedendo a Gaza, dove ancora oggi i reporter stranieri non possono entrare e i giornalisti locali vengono uccisi a centinaia, è l’unico modo per capire cosa sta subendo ancora, dopo un anno e mezzo da quel tragico 7 ottobre, la popolazione della Striscia. Le questioni aperte sono molte, a partire dalla sorte degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas.

Ma il tentativo di fermare con con un esposto il lavoro della redazione di Presa Diretta, è un atto intimidatorio nei confronti di chi lavora esclusivamente al servizio dei cittadini e del loro diritto ad essere informati. L’Usigrai è al fianco delle colleghe e dei colleghi di Presa Diretta”.

Sulla vicenda ha preso posizione anche la Rete No Bavaglio secondo la quale l’esposto è un atto di vera e propria intimidazione contro Riccardo Iacona, la sua redazione e il servizio pubblico”.

Omettere e non documentare gli orrori che si stanno verificando a Gaza e in Cisgiordania – dove si sta modificando la geografia e la demografia con vere e proprie azioni di guerra, bombardamenti che hanno raso al suolo abitazioni, scuole, strutture sanitarie e reti idriche – è qualcosa di inaccettabile. Per questo motivo chiediamo in un’interrogazione ai vertici della Rai di difendere il prezioso lavoro di inchiesta di Presa Diretta e che siano respinti atti di intimidazione nei confronti di un giornalismo che svolge la sua funzione di servizio pubblico”, dicono in una nota i parlamentari Angelo Bonelli e Peppe De Cristofaro, membri della Commissione bicamerale di Vigilanza Rai.

Anche l’associazione Articolo 21 si è dichiarata vicina ai colleghi di Presa Diretta ribadendo che siamo davanti all’ennesimo attacco alla libertà di stampa. I giornalisti debbono essere liberi di decidere cosa raccontare.

La nostra redazione esprime piena solidarietà a Riccardo Iacona e alla trasmissione Presa Diretta.

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3 Commenti


  • Sergio Binazzi

    meno male che saltuariamente si vede in TV qualche sporadico servizio che sicuramente non va giù ai governanti e a questo delirante pensiero unico. in compenso ho perso il conto di tutte le volte che fanno film in TV sull’olocausto, cosa terrificante che però non ha colpito solo ebrei ma milioni di altre persone.lo dico con ironia ma quanti giorni della memoria abbiamo collezionato in un anno? ricordo con immenso dispiacere che gli attuali ebrei sionisti stanno facendo nulla di diverso da quello che facevano i nazisti nell’ultima guerra e con il beneplacito del mondo cosiddetto ” civile ” occidentale. lo dico sinceramente non mi dispaccio di fare queste considerazioni, premetto che sono e sempre sarò comunista e non sicuramente razzista.


  • Massimo

    Ho sempre apprezzato, e a maggior ragione continuerò a farlo, il lavoro di approfondimento di Jacona e dei suoi collaboratori. Ho avuto meno ragioni, lungo gli anni, di essere contento del lavoro dell’azienda Rai; lieto, se prenderà le difese di questo ottimo professionista e di Presa Diretta, di ricredermi. Quanto a Giovanardi, a Volli, ai tristi figuri che hanno attorno, non c’è niente da dire. Vanno contrastati, democraticamente ma con grande fermezza, vanno isolati, e privati degli amplificatori di regime.


  • Pasquale

    La ‘querela temeraria’. L’arma spuntata di un potere becero che non accetta confronti tantomeno critiche e dissenso. Ben vengano tutti quei giornalisti con schiena dritta che svolgono il proprio lavoro con deontologia e passione per la verità.
    In medioriente sta succedendo l’inferno, a Gaza un intero popolo viene cacciato con violenza e crudeltà dalla propria terra, per mezzo di uno sterminio dall’acre odore di una soluzione finale, da parte di un governo criminale sionista per la realizzazione del vecchio progetto sionista del ‘grande Israele’. E il governo dell’UE, non ha mai speso una parola per tutto ciò che sta accadendo al popolo palestinese, salvo sostenere, complice insieme al padrone yankee, tale progetto. Solidarietà incondizionata, allora, a tutti coloro che mostrano la vera realtà con libertà e coraggio.

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