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Una straordinaria giornata di sciopero e mobilitazione popolare, per la Palestina e contro i complici del genocidio

Centinaia di migliaia di persone – lavoratori, studenti, pensionati, genitori – hanno riempito le strade in tutte le città italiane per lo sciopero generale “politico” di oggi proclamato contro l’insopportabilità di un genocidio – quello contro il popolo palestinese – le complicità del governo italiano con Israele e a sostegno degli attivisti della Global Sumud Flotilla arrestati in Israele. Clicca QUI per vedere le immagini e i servizi delle manifestazioni in tutta il paese. 

Uno sciopero generale vero e sentito che intorno al “Blocchiamo tutto” lanciato dai portuali genovesi ha saputo dare forza, coerenza e dignità ad una indignazione popolare che in queste settimane è diventata una mobilitazione straordinaria e continuativa a sostegno del popolo palestinese ma non solo. Diventa sempre più evidente l’isteria con la quale il governo fa fronte ad un’onda di protesta crescente e che rende visibile come l’aria stia cambiando.

Notizie in aggiornamento:

A Roma il colpo d’occhio restituisce l’immagine di una enorme manifestazione popolare nella giornata di sciopero generale convocato da Usb, Cgil, Cub e altri sindacati di base. La Questura parla di 60mila persone, i sindacati danno valutazioni cinque volte superiori.

Piazza dei Cinquecento si è nuovamente riempita con cortei provenienti da ogni strada laterale e poi la manifestazione ha cominciato a muoversi in direzione di Porta Pia dove ha sede il ministero delle Infrastrutture guidato da Salvini. All’altezza del ministero sono volate della uova, poi il corteo è ripreso dilagando verso il Verano e la Tiburtina e salendo nuovamente sulla Tangenziale.

Anche a Bologna un enorme corteo ha caratterizzato la giornata di sciopero generale contro il genocidio dei palestinesi e a sostegno degli attivisti della Sumud Flotilla arrestati in Israele. Il corteo ha bloccato la tangenziale ma ma polizia è intervenute con alcune cariche.

Oggi a Bologna la tensione era più alta che in altre città perché ieri sera una giovane manifestante è stata ricoverata in condizioni critiche in ospedale e rischia di perdere un occhio dopo essere stata colpita al volto da un lacrimogeno. L’episodio è avvenuto durante le proteste organizzate nella serata di ieri contro il genocidio dei palestinesi in corso da due anni a Gaza. Una manifestazione aveva cercato nuovamente di bloccare la stazione centrale dopo gli scontri della mattinata sempre davanti alla stazione.

A Milano l’enorme corteo a supporto del popolo palestinese e della Global Sumit Flotilla (50mila per la Questura, il doppio per i sindacati) è partito da Porta Venezia e ad un certo punto è salito sulla tangenziale Est entrando sulla corsia nord tra gli svincoli di Segrate e Lambrate. Mentre la testa dello spezzone del corteo è arrivato in tangenziale il resto, alcune migliaia di persone, si trova ancora nel viale sottostante che proviene da Lambrate, ma la polizia è intervenuta pesantemente prima con i lacrimogeni e poi con gli idranti.

A Napoli il corteo che stava percorrendo corso Umberto I a Napoli ha deviato il proprio percorso per dirigersi al porto, dove è stato inizialmente bloccato dalla polizia. Dopo un fronteggiamento di mezz’ora al varco Pisacane, il corteo ha iniziato a premere riuscendo infine superare il varco per dirigersi verso il molo commerciale del porto di Napoli.

A Genova dopo un enorme presidio iniziato la mattina presto al Varco Albertazzi del porto, è partito un corteo che ha bloccato anche le stazioni ferroviarie di Principe e Sampierdarena.

Anche a Firenze è stata fermata la circolazione ferroviaria quando un grosso gruppo di manifestati si è staccato dal corteo e ha occupato i binari.

A Torino il corteo di manifestanti per la Palestina ha raggiunto la sede torinese di Leonardo in corso Francia.

Giunti davanti ai cancelli alcuni hanno tentato di avvicinare delle scale per entrare all’interno dello stabilimento della principale industria di armamenti italiana ma la polizia è intervenuta con un fitto lancio di lacrimogeni per disperdere la manifestazione.

A Trieste i manifestanti hanno bloccato l’ingresso al varco IV del molo VII del porto di Trieste, mentre un altro gruppo si è spostato in corteo verso il varco I del porto.

A Pisa il corteo in occasione dello sciopero generale promosso da Usb, Cub, Cobas e Cgil hanno raggiunto l’aeroporto “Galileo Galilei” e dopo avere forzato lo sbarramento della polizia hanno invaso la pista e i piazzali dove stazionano gli aeromobili. L’operatività dello scalo è stata sospesa.  Anche la superstrada Firenze-Pisa-Livorno, che unisce la costa al capoluogo regionale, è stata interamente bloccata a Pisa in entrambe le direzioni di marcia. Migliaia di manifestanti hanno invaso la carreggiata paralizzando il traffico sia in direzione Mare sia verso Firenze. 

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