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Roma. Blocchiamo tutto. Dai quartieri popolari verso lo sciopero generale. Venerdi assemblea popolare a Centocelle

Abbiamo vissuto un’eccezionale periodo, all’inizio di questo autunno, con gli scioperi generali e le manifestazioni che hanno voluto “Bloccare tutto” per la Palestina, contro il genocidio, lo stato terrorista d’Israele e la complicità del governo Meloni.

Questa mobilitazione è riuscita a rompere gli argini, e ha mostrato che è possibile e necessario costruire un blocco politico e sociale indipendente dalla destra e dal campo largo, per lottare contro le politiche di riarmo e di tagli della spesa sociale rappresentate dalla finanziaria di guerra del governo Meloni.

Qui a Roma questa mobilitazione si è intrecciata con il percorso di lotta contro le politiche della Giunta Gualtieri e il Modello Giubileo che mette le chiavi della città nelle mani dei privati: speculazione, gestione commissariale, poteri speciali, chiusura contro ogni richiesta dai territori in lotta, il tutto totalmente legittimato dal governo Meloni. Vediamo anche che gli accordi con Israele non sono mai stati rotti da parte del Comune di Roma.

Vogliamo quindi riprendere la parola d’ordine “Blocchiamo tutto” per cambiare tutto, per dare voce agli interessi delle masse popolari sempre più impoverite e private dei diritti, dimostrando che l’alternativa politica e sociale indipendente e autonoma è possibile è necessaria.

Di questo discuteremo nell’assemblea pubblica a piazza dei Mirti alle 18:30 di venerdì 14 novembre, verso lo sciopero nazionale contro la finanziaria di guerra del 28 novembre e la manifestazione nazionale “Blocchiamo tutto” del 29 novembre.

Rilanciamo la necessità in città di un consiglio comunale aperto a Roma che rimetta al centro le lotte e le vertenze che tutti insieme portiamo avanti ogni giorno, contro la speculazione, la cementificazione e la complicità con il genocidio in Palestina.

BLOCCHIAMO TUTTO PER CAMBIARE TUTTO!

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