Due tre informazioni su questi ca**o di vaccini anti-COVID-19. Dato che pullulano esperti di microbiologia, DNA, RNA, che ripetono a pappagallo cose apparentemente ben scritte, ma che sono copia incolla di copia incolla di copia incolla, da un lato, e dall’altro pullulano neoscientisti che hanno scoperto, ora che si fottono di paura, i prodigi miracolosi della scienza medica, ho deciso di documentarmi un po’ su questa vicenda del vaccino anti COVID 19.
Articolo qui quanto ho trovato per diversi livelli di fruizione, perché ognuno ha pieno diritto di essere non erudito su certi argomenti.
Livello 0
Dire che il vaccino è pericoloso perché lo produce una multinazionale del farmaco che in passato ha fatto tante brutte cose, e non bisogna fidarsi, significa:
a) Rifiutare in blocco tutti i vaccini e il 99% di tutti i medicinali. Perché? Perché sono le grandi case farmaceutiche che producono le medicine, non lo sapevate? Ci sono grandi case farmaceutiche che sono alternative, autoridotte, fuori dall’ottica del sistema? Quali?
b) Non acquistare o guidare una FIAT, date tutte le porcate che per 70 anni gli Agnelli han fatto in Italia.
Livello 1
Dire che “Il vaccino” è stato messo a punto in fretta e furia, non sappiamo che cosa ci sia dentro, né quali siano gli effetti collaterali, significa non sapere (ma GIUSTAMENTE, badate bene) come si fa ricerca scientifica.
Sì, perché pensate che questi biologi, microbiologi, virologi pretendono di essere scienziati, cioè di seguire il metodo scientifico. Va beh, diamogliela per buona, io da fisico nucleare ho persino accettato che gli epidemiologi e i medici siano scienziati, pensate un po’!
Per riassumere il metodo scientifico in poche parole utili a noi qui: ogni risultato che un gruppo di scienziati osa provare a pubblicare su riviste scientifiche importanti passa attraverso questo metodo del peer review che, tradotto, significa che un branco di colleghi sconosciuti e incattiviti passa al setaccio ogni parola e cerca di trovare ogni gabola per far vedere che il tuo scritto NON è da pubblicare. Specialmente in questa occasione, no?
Suvvia…
Poi non è “il vaccino”, ma sono “i vaccini”. Perché le risorse umane e finanziarie messe a disposizione in questo 2020 per sviluppare il vaccino sono immense. Da capogiro.
Era praticamente inevitabile che venisse trovato e messo a punto; questo virus non è poi così diverso da altri, ai quali abbiamo fatto agevolmente il culo nei decenni scorsi. E non contano solo i mesi, ma anche i mesi-uomo (mesi-persona): in poco tempo, tantissimi ricercatori hanno lavorato, ok?
Come sta andando? Qui un sommario, per il quale ringrazio l’amico PG (nei commenti), per i tre principali vaccini “occidentali”:
– Covid-19 Vaccine, Moderna. Phase 3 trial: 30.000 patients, 94% efficacy, adverse events: site pain, fatigue, myalgia, arthralgia, headache.
– Covid-19 Vaccine, Pfizer. Phase 3 trial: 43.000 patients, 95% efficacy, adverse events: fatigue, headache. –
Covid-19 Vaccine, Astra-Zeneca. Phase 3 trial: 23.000 patients, 90% efficacy, adverse events: fatigue, headache.
C’è poi il tanto vituperato e svillaneggiato vaccino Sputnik, che ha ultimato per primo la fase 3 (SACRILEGIO!), è già in distribuzione, è stato somministrato in oltre 100.000 persone in Russia, ed ha efficacia simile a quelli occidentali, ed effetti collaterali minori, proprio come i vaccini capitalisti. Circa la metà della popolazione mondiale userà poi quel vaccino lì.
Ulteriore sommario? ‘Sti vaccini funzionano, ed hanno effetti collaterali minori come tutti gli altri vaccini.
Livello 2
Dire che il vaccino “si lega al DNA” e quindi potrebbe indurre “mutazioni genetiche” è un lodevole tentativo di addentrarsi nel complesso campo della biochimica, ma è, in sostanza, una solenne cazzata.
Ma comprensibile: nessuno di noi, tranne una minoranza, riesce a non far confusione tra DNA ed RNA e quindi – a pieno titolo, badate bene – non riesce a smascherare i fintologi che non hanno compreso per niente il meccanismo sul quale si basano questi vaccini.
Meccanismo non nuovo.
Questi fintologi magari potrebbero pure averlo compreso, ma si basano sulla nostra sacrosanta impreparazione sul tema per diffondere bufalazze.
Vediamo di capire. Questi vaccini non sono come quelli che abbiamo studiato alle medie, che ti iniettano un “virus attenuato” per stimolare la tua reazione immunitaria. Dai tempi di Jenner abbiamo fatto passi avanti, e nel vaccino non ci sono virus, ma solo alcune molecole biologiche chiamate RNA.
Il RNA è un codice ad una sola elica (e non 2 come il DNA) che non è dentro il nucleo delle cellule, che è l’unico luogo deputato alla replicazione cellulare e alla trasmissione genetica. Detto in termini più semplici il RNA è solo un messaggero che invita, temporaneamente, la cellula a compiere una azione, in questo caso una risposta immunitaria attraverso la produzione di una proteina Spike.
Finito questo invio di messaggio, il RNA ha esaurito i suoi compiti e i suoi effetti. Non è “vivo”, quindi non possiamo dire che “muore”. Semplicemente, fa una certa reazione biochimica e poi stop, festa finita.
Quindi sostenere che nel tempo si manifesteranno chissà quali effetti “genetici” è sbagliato; è come se i Vigili del fuoco intervenuti per spegnere un incendio continuassero a buttare acqua di continuo anche dopo lo spegnimento facendo così affogare i sopravvissuti dal rogo.
È un’interpretazione dei fatti non scientifica, né logica.
Livello 3
Detto in romanesco “FA COME TE PARE”. Vaccinarsi, secondo me, non sarà e non dovrà essere obbligatorio, dato le condizioni psicofisiche nelle quali siamo ridotti. Ci sarà un ordine di precedenza, per cui toccherà prima a quelli ai quali serve di più, e poi man mano. La somministrazione sarà gratuita.
Quando tocca a te, e non ti va, va bene: FA COME TE PARE. Se poi pensi di mandare avanti gli altri e poi vedere come va, moralmente sei un po’ ‘na merda umana, ma va bene.
A me, quando toccherà, lo farò. Ma non truccherò le liste come fanno già ora in USA per farlo prima di altri ai quali serve di più. E non deve essere possibile, solo perché sei un VIP di merda, saltare la fila.
Quando inizierà la campagna di vaccinazione, sarà solo l’inizio. Mica con uno schiocco di dita, improvvisamente, il virus sparirà. Per tutto il 2021 non potremo abbandonare le solite tre precauzioni (igiene, distanziamento, mascherine).
Ma dato che questa pandemia ha cambiato in STRAPEGGIO le vite di tutti – non solo del milione e mezzo di morti, o dei milioni di ammalati con strascichi sulla salute – a me non dispiacerebbe se ne uscisse, anche se – credo – non torneremo più come prima.
Il che sperabilmente sarà un bene.
* Fisico nucleare e docente al Politecnico di Torino, è entrato nel 2015 nella short list (10-15 nomi) dei candidati al Nobel per la Fisica
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pierluigi
Perfettamente centrato nel merito e nel metodo,UN BRAVO!!!!
Marcella
Questo articolo non si può leggere!
Come si fa a sostenere la certezza della “bontà” del nuovo “vaccino RNA” quando nemmeno gli stessi ricercatori ne sostengono l’innocuità perché è ancora in fase sperimentale? Per ora è solo teoria e le percentuali date sono provvisorie perchè non sono trascorsi i tempi necessari a stabilirne la stabilità!
Oppure “il fine giustifica i mezzi” e allora l’importante è distruggere il virus a discapito degli effetti collaterali sulla salute del suo ospite.
D’altronde la storia non ha mai insegnato nulla! Giusto in tema “nelle corde” dell’autore dell’articolo: ricordiamo gli abitanti delle isole Bikini, scelti “volontari” per la sperimentazione nucleare chiamata “operazione Crossroads”.
Sono d’accordo che il tema “vaccini RNA” dovrebbe essere commentato da “addetti ai lavori” e quindi lasciamolo fare a ricercatori/scienziati biologi, virologi indipendenti, cioè non lavoranti o pagati da/per aziende private. Ascoltiamo chi possa garantire la sua neutralità, chi sia “superpartes”!
Redazione Contropiano
Se si ignora il modo di procedere della comunità scientifica – che neanche lei è “super partes”, visto che ogni scienziato ha una cittadinanza ed eventualmente contratti con società private (non è il caso dell’Autore, come dovrebbe esser noto) – con controlli reciproci sul lavoro presentato per l’approvazione (peer review), allora non resta che la pseudologica del sospetto universale. Che comunque fa anche a pugni con l’illusione del “super partes”…
Daniele de Petris
Bene mi fa piacere che usiate il termine “metodo scientifico” per i trial a doppio cieco, detto questo non sono di certo infallibili.
Diego
Nell’articolo si sostiene la bontà del metodo scientifico, quindi del peer review. Se i vaccini vengono sviluppati secondo protocolli condivisi e verificabili, proprio perché non possiamo essere super partes, gli eventuali errori sarebbero portati in evidenza subito da un “concorrente”. Ho poi una curiosità, ammesso che nello scenario mondiale lavorare per due Stati concorrenti equivale a lavorare per due aziende concorrenti, in quali altri ambiti, oltre ai film, si possono trovare ricercatori o scienziati che fanno ricerca in proprio con (enormi) risorse proprie?
Paolo
Il Fisico esperto dice, Erroneamente, al Livello 2: “Il RNA è un codice ad una sola elica (e non 2 come il DNA) che non è dentro il nucleo delle cellule, che è l’unico luogo deputato alla replicazione cellulare e alla trasmissione genetica”
Ma è proprio sicuro? oppure, nel tentativo di dire che altri dicono “cazzate” è caduto in fallo o, ancor peggio, pensa che lo leggano solo persone che non capiscono ciò di cui parla?
L’rna e il mRna (RNA Messaggero) si trovano anche nel nucleo. Non lo sostengo io, basta cercare qualche informazione in merito.
Comunque, se Il professore si vuol degnare di postare su quale documento scientifico basa la sua affermazione che l’rna non si trova nel nucleo della cellula, potrò perdere qualche altro minuto a documentarmi ulteriormente. Grazie per la sua
Anonimo
Nel livello 0 traspare una rassegnazione desolante ad uno stato di cose preoccupante che andrebbe cambiato prima possibile.
Si spera che potremmo “FARE COME CI PARE”, ma ci sono delle avvisaglie poco rassicuranti in tal senso. Se potremmo scegliere davvero dovremmo poter sciegliere Soberana, oltre che non farlo, invece di fare contratti a priori con le multinazionalo usa: la politica è ovunque.
Per redazione contropiano consiglio la seguente lettura per evitare di essere troppo dogmatici sulla “comunità scientifica” : https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2670246
Saluti
Redazione Contropiano
Forse ti è sfuggito il senso del titolo, e forse anche un po’ il tono dell’articolo…
Seve
Scusate, secondo me si trascura una buona meta’ del problema complessivo. Non discuto l’utilita’ di un vaccino, con tutti i suoi limiti e controindicazioni. Comunque non dara’ i suoi risultati tanto presto (se va bene).
La domanda e’ se esiste una cura antivirale adeguata, per chi sviluppa la malattia qui ed ora. Quanto la ricerca di un antivirale possa essere promossa o ostacolata, a seconda dell’assetto politico internazionale e della ricerca industriale. Perche’ un virus a Rna e’ molto comune… e’ mai possibile che un trattamento (ce ne sono diversi) non puo’ essere adattato a questo coronavirus? In definitiva, e’ mai possibile che uno sventurato, dopo un anno di epidemia, oggi debba fronteggiare una malattia degenerante in polmonite (etc. varie complicazioni) con la tachipirina o aspirina… alternativamente, con la prospettiva di finire con un tubo in gola in rianimazione dopo un ciclo inutile di farmaci palliativi? E tutto cio’ avallato da un riconoscimento ufficiale, nel nostro paese
Seve
Di nuovo, una piccola appendice. L’Rna messaggero (quello che codificherebbe per la Spike, ad es.) e’ una molecola processata, difficilmente potrebbe dar vita a fenomeni epigenetici, semmai lo farebbe in cellule primitive e in condizioni di laboratorio. Se esiste un pericolo, questo incorrerebbe ad un altro livello: questa catena non “cammina da sola” e va impacchettata con altre molecole… siamo sicuri che, prima ancora che sia tradotta in un “feticcio virale” deputato alla produzione di anticorpi, il complesso introdotto non stimoli una risposta immunitaria secondaria e che non possano derivare fenomeni di auto-immunita’ non controllabili?
Io cerco di informarmi, ma chiedo all’autore cosa ne pensa.
Intanto torno al mio post precedente:
una cura significativa eviterebbe panico ed affollamento di servizi ospedalieri specializzati, esiti estremi etc. Mi e’ capitato di trovarmi in cura per un herpes a Rna con un farmaco passato direttamente dalla regione, su prescrizione ospedaliera. Questa roba e’ costosa e mi immagino cosa sarebbe distribuire una cosa del genere (adattata specificamente) … ma costosa perche?
E perche’ qualche paese “canaglia” come il Venezuela ha percorso una via come questa, risolvendo il grave impatto sociale che stiamo vedendo, senza che fosse dato risalto a questo approccio che ritengo strategico almeno come un vaccino?
andrea’65
in cima alla lista dei Vaccinati Subito ci sono i Medici, che solitamente i vaccini lo evitano, staremo a vedere.