Il 7 luglio il Sindacato USB è stato convocato in audizione dalla Commissione Sanità della Regione Liguria sulla creazione della nuova agenzia sanitaria regionale ALISA.
Nell’occasione abbiamo evidenziato quanto segue:
Mentre tutto tace per quanto riguarda assunzioni e concorsi, la Regione Liguria vara l’ennesimo carrozzone che come l’esperienza insegna non produce servizi e risparmi per i cittadini, ma solo poltrone per la politica.
Ricordiamo infatti che anche la precedente agenzia, l’Ars, era nata (anno 2007 Giunta Burlando) con l’ idea di semplificare e razionalizzare le procedure da seguire nell’ acquisto dei beni e dei servizi da parte degli enti locali. In realtà non ha fatto risparmiare un euro facendo spendere, invece, circa 5,5 milioni per i soli costi di gestione.
Con la costituzione di questa nuova Azienda l’operazione che la regione sta facendo è pericolosa perchè Alisa deciderà da sola sulla programmazione sanitaria, sugli appalti, sulla gestione finanziaria, addirittura su tutta la gestione del personale.
Di fatto si arriverà così ad un commissariamento delle Asl liguri che saranno svuotate di tutti i poteri principali estromettendole dal governo della Sanità Ligure e con esse i relativi territori.
Alla faccia di quel federalismo e del principio della partecipazione tanto enunciato dalla Regione, ma con questo provvedimento completamente disatteso.
Ci chiediamo allora dove sono adesso i sindaci che tanto avevano polemizzato per salvaguardare
il mantenimento delle singole asl.
In particolare nel decreto di costituzione di Alisa, all’art.3 vengono accentrati e diventano di competenza esclusiva le attività di definizione e stipula degli accordi con i pubblici e privati accreditati estromettendo così dalle scelte le singole Asl.
Questa centralizzazione senza un meccanismo di coinvolgimento locale esclude l’apporto delle esperienze concrete locali che dovrebbero riportare sopratutto le esperienze negative avute con il privato convenzionato di zona.
Sempre all’art.3 si affida ad Alisa la programmazione, la governance e le politiche relative alle risorse umane di tutte le Asl e questo ci preoccupa e ci appare quantomeno azzardato.
All’ art.5 gli organi dell’Azienda vengono ridotti al Direttore Generale e al Collegio Sindacale e viene preclusa la possibilità che ogni azienda Asl possa avere un proprio componente a differenza della precedente azienda ARS dove era previsto un comitato di indirizzo.
All’art.7 addirittura Il collegio sindacale viene nominato dal Direttore Generale generando un conflitto d’interessi in cui il controllore viene nominato dal controllato. Le preoccupazioni e i dubbi d’ imparzialità si acuiscono in quanto lo stesso Collegio Sindacale andrà poi ad effettuare le varie certificazioni.
Ci chiediamo se non sarebbe che la nomina fosse attribuita alla Giunta Regionale.
Non solo, rispetto alla predecente azienda ARS, dove le competenze di controllo spettavano ad un unica figura e cioè il revisore dei conti (nominato per l’ appunto dalla Giunta), qui viene nominato un collegio sindacale composto da tre persone con la conseguente triplicazione delle spese
Ed infine riteniamo grave come sembra (art.13) che gli oneri di finanziamento di Alisa (106788,60 euro per il 2016, 400mila euro rispettivamente per gli anni 2017 e 2018) andassero a discapito del finanziamento per i Lea (Livelli Essenziali di Assistenza).
Cioè risorse destinate all’assistenza sanitaria che finiscono per finanziare l’ennesimo ente.
In conclusione la nostra opinione è che non serve un ennesimo carrozzone, in questo caso anche pericoloso, per migliorare la sanità ligure. ma quello che manca è un adeguato piano di assunzioni senza il quale i servizi sanitari rischiano un ulteriore riduzione con conseguenti disservizi e blocchi a carico dei cittadini.
I lavoratori non sono piu’ disponibili a tappare i buchi del servizio sanitario pubblico e a sobbarcarsi il lavoro di personale che non c’è.
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