Domenica 19 dicembre ad Aosta sono stati accolti come si deve, da Potere al Popolo, i rappresentanti di Casa Savoia Marina Doria ed Emanuele Filiberto, ospiti della delegazione della Valle d’Aosta degli Ordini dinastici della Real Casa di Savoia (l’Ordine al merito di Casa Savoia e l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro), in occasione di un’asta con la vendita di opere d’arte per sostenere la ristrutturazione di una scuola in Madagascar, gestita dalle suore della congregazione di San Giuseppe di Aosta.
La manifestazione è iniziata alle 10.45 con la benedizione della nuova sede degli Ordini nel palazzo priorale di Sant’Orso da parte del vescovo di Aosta, monsignor Franco Lovignana, e la celebrazione della messa alle 11.45 nella chiesa di Sant’Orso.
Al rito religioso, è seguito il pranzo al Grand Hôtel Billia di Saint Vincent, durante il quale sono state battute all’asta opere messe a disposizione da artisti valdostani.
L’iniziativa ha avuto il patrocinio del Comune di Aosta: è inaccettabile che un’istituzione democratica della Repubblica Italiana dia il benvenuto alla dinastia che ha permesso e appoggiato il fascismo con i suoi crimini e le sue guerre.
Il Comune di Aosta, nella persona del Sindaco Gianni Nuti e di alcuni consiglieri, avrebbero dovuto evitare di partecipare attivamente ad una manifestazione simile; sarebbe stato un atto di dovuto antifascismo, in continuità con la scelta che fecero quasi ottant’anni fa milioni di italiani e italiane preferendo la Repubblica alla monarchia.
Alle motivazioni “filantropiche” che hanno spinto Sindaco e rappresentanti del Consiglio comunale di Aosta a sostenere l’iniziativa, avrebbero dovuto prevalere infinite ragioni storiche gravissime per non sostenerla, fra le quali ricordiamo che i monarchi savoiardi:
– Hanno ordinato di sparare sulla folla che chiedeva pane;
– Hanno portato l’Italia nella prima guerra mondiale contro il volere del parlamento, con mezzo milione di morti;
– Hanno colluso con Mussolini non fermandolo all’indomani della marcia su Roma;
– Hanno firmato le leggi razziali;
– Hanno avallato la guerra con la Germania portando il paese alla tragedia;
– Dopo l’ 8 settembre sono fuggiti come conigli lasciando paese ed esercito alla mercé dei nazisti;
– Negli ultimi anni hanno sparato a casaccio e una volta rientrati in Italia hanno messo in piedi discutibili attività imprenditoriali.
Ora, si può pure obbiettare che sono fatti accaduti nel secolo scorso, ma quando ti presenti nel 2021 come “dinastia”, in una Italia repubblicana, ti porti dietro tutte le porcate fatte dai tuoi antenati…
È scandaloso che una giunta di centro-sinistra di una città medaglia d’oro alla Resistenza patrocini una manifestazione monarchica mobilitando addirittura la banda municipale.
L’evento è stato ancora più vergognoso in quanto ha tradito, attraverso benedizione e messa del vescovo, il principio di laicità della nostra Repubblica.
Potere al Popolo ieri era lì a ricordare tutto questo a Sindaco ed “esimi” rappresentanti degli Ordini dinastici della Real Casa di Savoia (tutti insieme in gran pompa), facendosi spazio fra i presenti e mostrando un bel cartello rosso con su scritta la poetica citazione di Shakespeare: “se viviamo è per camminare sulla testa dei re“.
Un piccolo gesto, ma dovuto.
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