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Giugliano. Il movimento dei disoccupati torna a mobilitarsi

Ieri mattina, 26 ottobre 2017, il Movimento Lavoratori e Disoccupati – USB Giugliano è sceso di nuovo in piazza, in occasione del consiglio comunale.

Questo il comunicato:

Siamo da un anno e mezzo in lotta per la Clausola Sociale, ovvero per l’assunzione di disoccupati di Giugliano nei lavori pubblici (Casacelle, chiese, strade e verde pubblico), e da un anno e mezzo, nonostante tante parole, abbiamo trovato un muro da parte dell’Amministrazione Poziello.

Oggi, la nostra protesta al Comune ha di fatto fermato il consiglio comunale. Siamo stati invitati ad entrare in aula ma a patto di una presenza silenziosa che abbiamo ovviamente rifiutato aggiungendo che chiunque voglia parlarci è invitato ad uscire dal comune ed affrontare i nostri argomenti pubblicamente. Ovviamente nessuno è uscito, ma è arrivata, immancabile, la Digos, chiamata da qualcuno, che si pone come intermediario, chiedendo i documenti di chi vuole incontrare il Sindaco. Rifiutiamo sia l’intermediazione, l’ennesima, offertaci dalla Digos, sia di esibire i documenti, ribadendo che a chi vuole incontrarci basta sapere che riceve membri dell’Unione Sindacale di Base.

E’ a quel punto che iniziano le chiamate di Mauriello, assessore al Welfare del Comune di Giugliano, e di Di Napoli, suo omologo al Lavoro, che ci invitano al palazzo delle Politiche Sociali, evidentemente per tentare una mediazione. Una folta delegazione del nostro Movimento accetta l’incontro mentre resta un nutrito presidio di lotta al Comune.

La mediazione, ovviamente, non è possibile, e salta praticamente subito ogni margine di discussione quando i militanti del Movimento chiedono all’assessore al Lavoro quali siano le politiche per il lavoro dell’Amministrazione Poziello. Di Napoli risponde “i tirocini sociali”. Ovvero 250 euro al mese per fare i “nonni civici” o il “portierato sociale”. Noi aggiungiamo che confondono il lavoro con l’elemosina. Mauriello risponde che non c’è altro, al momento. E si torna in presidio al Comune.

La giornata di lotta è durata durante tutti i lavori in consiglio comunale, dove vogliamo che si parli di lavoro, casa e bonifiche dell’ambiente. Invece sentiamo solo parlare di nuovi impianti per trattare la monnezza, di organizzare nuove feste con i soldi pubblici, di come si devono chiamare le strade o, dall’opposizione, di referendum per non fare un campo rom. Mai che si parli di una politica seria per il lavoro o per la casa!

Perciò, noi continueremo a mettere in campo tutte le iniziative di lotta democratiche finché questa Amministrazione si dimostrerà serva della Giunta De Luca, del Governo PD e di chi vuole continuare a togliere diritti a chi lavora, di chi vuole continuare a speculare sull’ambiente, di chi è contrario al Reddito Minimo Garantito. Continueremo a scendere in Piazza finché non vedremo un’apertura verso le nostre richieste:

  • Clausola Sociale, come da noi proposta, su tutti gli appalti a committenza comunale;

  • NO a nuovi impianti di smaltimento/trattamento rifiuti sui nostri territori;

  • Più democrazia ed un confronto più rispettoso con i cittadini;

  • Chiarezza su tutto ciò che riguarda il Mondo dei disoccupati: sostegno al Reddito, tirocini, morosità incolpevole, buoni libro. Con pagamenti veloci di tutte le somme dovute dal Comune (visto che si spende così tanto per le feste, vuol dire che di soldi ce ne sono).

  • I tirocini sociali siano tirocini formativi con tanto di attestato qualificante e non semplice elargizione di spiccioli

Che ci crediate o no, a noi non piace stare in piazza, ma se voi ci costringete non ci tireremo certo indietro!”

 

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