L’Autorità Portuale di Napoli dopo la disastrosa messa in opera del Terminal di Levante, in via di ultimazione a Vigliena, persevera nel progettare infrastrutture che hanno come obiettivo l’ampliamento del Porto fino a Pietrarsa con la trasformazione delle aree retrostanti in depositi di container, noncurante delle conseguenze ambientali e sociali che un tale piano avrà non solo sulle popolazioni residenti nelle immediate vicinanze ma su un’area molto più vasta della città metropolitana.
A tale scopo il 19 febbraio 2018 l’AP ha approvato il “Master Plan del Porto di Napoli” (deliberazione di indirizzo) a cui dovrebbero fare seguito tutte le fasi della progettazione attuativa.
Nel silenzio generale da anni istituzioni, partiti e soggetti economici con le loro infrastrutture di sostegno perseguono questo piano non avendo il senso del limite.
Invano abbiamo provato a coinvolgere in una discussione la cittadinanza e l’associazionismo. Non ultimo il tentativo lo scorso anno di sollecitare sul tema, viste le notizie già apparse sulla stampa, l’attenzione della costituenda rete di associazioni che ebbe come esito soltanto sterili polemiche e ridicole incomprensioni. A luglio esponemmo una mostra dal titolo “A Santa Chiara: San Giovanni a Teduccio in mostra” che affrontava le ultime assurdità prospettate dall’AP con l’intento di suscitare la dovuta attenzione senza alcun apprezzabile esito.
Ieri sera a San Giovanni a Teduccio si è tenuto un convegno dei 5 stelle sull’Area Orientale, a cui abbiamo partecipato, proprio sugli aspetti ambientali. Incomprensibilmente non è stato affrontato un tema di così vaste proporzioni ed è del tutto ignota la natura di tale “disattenzione”.
Stamane il PD in versione “ambientalista”, del tutto inaspettatamente, ha affisso un manifesto sulle mura del quartiere nel quale denuncia le conseguenze del nuovo piano. In precedenza l’azione del PD si è caratterizzata per il pieno sostegno ai progetti dell’AP. Per essere credibile, il PD dovrebbe ricostruire tutte le fasi che hanno portato a questo esito e riconoscere le proprie responsabilità, dimostrando in tutte le sedi, con atti concreti, la sua effettiva avversione ai nuovi propositi dell’AP.
Per quanto ci riguarda continueremo ad approfondire il tema e a sollecitare un’iniziativa per invertire una tendenza estremamente penalizzante per le nuove generazioni e per la città di Napoli.
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