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Marano (Na). Potere al Popolo raddoppia ma Bertini non va al ballottaggio

Si sono svolte ieri le elezioni per il consiglio comunale di Marano di Napoli, cittadina alle porte del capoluogo campano. Dopo 2 anni di commissariamento per infiltrazioni camorristiche. D’altronde le organizzazioni malavitose da queste parti incidono profondamente nel tessuto sociale ed economico tramite appalti pubblici pilotati ed abusivismo selvaggio.

Dei 40mila abitanti della cittadina soltanto poco più del 50% si è recato alle urne per eleggere il nuovo consiglio comunale. Dai risultati scaturisce un quadro da “seconda repubblica”.

Al ballottaggio andranno infatti il candidato Pd Rodolfo Visconti e il candidato di centro Pasquale Albano.

Escluso per poco il candidato della Lega, ormai nazionale, Rosario Pezzella. Lega che però incassa un sorprendente 10% come singola lista. I cinquestelle invece neanche erano riusciti a presentare il proprio simbolo.

Un po’ più staccato invece il candidato di Pap e della lista civica L’altra Marano, Mauro Bertini, con quasi 4000 mila preferenze. L’anziano ex sindaco comunista ha governato Marano dal 1993 al 2006 e sono stati gli anni migliori, sul piano amministrativo, per la cittadina a nord di Napoli. Con i clan dei Polverino e i Nuvoletta fuori dalla giunta comunale e dagli appalti pubblici.

Interessante comunque il risultato elettorale di Potere al Popolo  che passa dal 2% delle politiche di marzo al poco più del 4% odierno. Ha raddoppiato i voti insomma e non era certo cosa così scontata visto anche la giovane età dei candidati . L’altra Marano invece raccoglie il 10%.  Poco rispetto a ciò che ci si aspettava considerando l’ ottima fama personale di Bertini presso l’elettorato progressista e di sinistra e della cittadinanza maranese in genere. Gli avversari infatti hanno puntato tutto sull’età dell’ex sindaco per screditarlo. Bertini è del 1944. Lista dalla quale però spunta il nome del candidato più votato dell’intero consiglio comunale. Ovvero Stefania Fanelli già assessore per i Ds nel 2009 e attualmente segretaria di Sinistra Italiana di Marano.

Qualche piccola considerazione: lo sfondamento anche qui della Lega è ovviamente preoccupante. Da marzo passa dal 3 al 10% a dimostrazione del crescente consenso della forza razzista nordista anche al sud. Lo fa in parte prendendo dai suoi alleati storici come Forza Italia e Fratelli d’Italia ma di fatto conferma un trend che al momento pare inarrestabile.

Per quanto riguarda Potere al popolo invece si può osservare il rapido radicamento che lo ha portato in poco tempo ad aprire una Casa del popolo , frequentata soprattutto da giovani,e poi a raddoppiare i consensi elettorali. Insomma un voto che nonostante la sconfitta regala però entusiasmo per il futuro. C’è ovviamente ancora molto da fare ma la strada intrapresa sembra proprio quella giusta.

Di sotto pubblichiamo il comunicato di Potere al Popolo di Marano sul risultato elettorale.

Questa tornata elettorale ci lascia alcuni dati su cui riflettere

– L’astensione: sempre più persone sono lontane da questa politica e qui a Marano il trend non è differente e sicuramente i 30 mesi di commissariamento non hanno aiutato. Sono andati a votare poco meno del 52‰ degli aventi diritto.

– La vittoria della maranesita’: in un territorio difficile e particolare come Marano vincono ancora una volta gli interessi di quella parte di popolazione storicamente radicata qui sul territorio cittadino a discapito di quelli di chi sul territorio ci è giunto solo in un secondo momento (e che probabilmente sono gli stessi che hanno disertato il voto non sentendosi rappresentati da nessun candidato a sindaco).

– Il risultato di PaP: in poco più di sei mesi siamo riusciti a passare dall’1.94‰ delle politiche ad un ottimo 4.15‰ con 947 persone che hanno creduto e scelto il nostro progetto. Questo risultato è in parte la dimostrazione che, probabilmente, si è tracciata la giusta strada da seguire per cominciare a riprenderci tutto quello che è nostro. Lavorare sui territori duramente, giorno dopo giorno, mettendo in campo decine di attività di mutuo soccorso, culturali e sociali; essere presenti e di supporto alle battaglie politiche che si sviluppano; provare a dare risposte immediate e concrete ai bisogni delle persone ci ha dato sicuramente credibilità e riconoscibilità tra chi vive il territorio. Ma chiaramente non basta. Possiamo e dobbiamo fare di più perché in gioco c’è il futuro delle nostre vite e di chi verrà.

Come abbiamo sempre detto questa tornata elettorale per noi rappresentava un’occasione, un passaggio e così è stato. Sono state un ottimo mezzo per proseguire il nostro percorso di crescita e radicamento sul territorio. Sono state l’occasione per avvicinare, parlare ed aggregare nuovi e nuove militanti. Sono state un importante passaggio di crescita e coesione collettiva. Da qui bisogna ripartire, a partire dall’Assemblea Pubblica che terremo giovedì 25 ottobre, con una maggiore consapevolezza che quanto fatto tanto a livello nazionale quanto a livello locale rappresenta qualcosa di nuovo e meraviglioso. Dare vita ad un vero e proprio soggetto di sinistra che nulla ha a che fare con le vecchie logiche di spartizione di poltrone o di interessi elettorali che sappia essere antidoto all’avanzata delle destre xenofobe e populiste ma anche un qualcosa di decisamente alternativo al centrosinistra che da un lato strizza l’occhio a confindustria e dall’altro, specialmente su territori come il nostro, stringe patti ed alleanze con i “signorotti” locali degli ecomostri e della speculazione ambientale.

#IndietroNonSiTorna

 

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