Si apre oggi in Campania la campagna Turnamm’ a Cas, campagna contro l’emigrazione e lo spopolamento del Sud Italia.
Oggi, 20 Dicembre, in tutte le stazioni ed aeroporti della Campania, Potere al Popolo organizza un momento di accoglienza per tutti coloro che hanno lasciato le città del Mezzogiorno per cercare lavoro altrove e solo durante le ferie riescono a fare ritorno. Negli ultimi 16 anni hanno lasciato il Mezzogiorno 1 milione 183 mila persone, più della metà sono giovani sotto i 34 anni.
Ma circa 800mila persone, stando ai dati Svimez, non sono mai più tornate, trasferendosi definitivamente in altre città d’Italia o all’estero. Così domani ad attendere i viaggiatori ci sarà una piccola postazione dal sapore domestico, attrezzata per offrire a chi torna a casa, un caffè e un abbraccio. Quattro le stazioni di partenza della campagna:
Stazioni di lancio della campagna
? Napoli, Ore 18:00, Metropark – Terminal Bus
? Caserta, Ore 14:00, Stazione Ferroviaria
? Salerno, Ore 11:00, Stazione Ferroviaria
? Aversa, Ore 17:30, Stazione Ferroviaria
La condizione ormai inaccettabile del caro biglietti durante le feste, ha sollevato l’indignazione di tantissimi lavoratori che arrivano a spendere fino a 130 euro in più per tornare a casa. Una vera e propria beffa in un Paese che oltre a costringere il suo popolo ad emigrare, tassa i trasporti ordinari come un servizio di lusso al quale è ormai difficile accedere.
Le disuguaglianze tra Sud e Nord sono sempre più schiaccianti: la disoccupazione giovanile qui è al 48% ed il PIL pro capite è fermo a soli 18 mila euro, cifre troppo basse se comparate con il settentrione d’Italia. Questa disuguaglianza si manifesta in ogni ambito sociale, dal lavoro ai trasporti, dai servizi sanitari all’edilizia scolastica. Vivere al sud è nettamente più difficile: il rischio povertà può riguardare il 44% delle famiglie, mentre al Nord solo il 18%.
Cosa chiediamo:
– Chi è stato costretto ad emigrare deve poter tornare a casa ad un costo agevolato, pagando il prezzo “Base” del biglietto.
– Al posto delle grandi opere inutili si deve investire in infrastrutture essenziali come il trasporto pubblico per i pendolari che al sud è in gran parte assente.
– Migliore sanità pubblica: ogni anno circa 750mila italiani si ricoverano in una Regione diversa dalla loro. Il maggiore spostamento avviene da Sud a Nord.
– Un lavoro dignitoso e i diritti che ci spettano: più di 160 tavoli di “crisi aziendale” aperti al MISE, la maggior parte mette a rischio posti di lavoro al sud Italia.
– Azioni concrete per l’ambiente: bonifica dei territori inquinati e spegnimento degli impianti inquinanti, stop alla speculazione sulla nostra salute.
Come aderire
PORTA IL CAFFÈ A CHI ARRIVA
Un modo gentile, affettuoso, un modo che sa’ di casa, la nostra casa, la nostra terra, per accogliere chi è dovuto andar via. Noi lo faremo. Perché non importa come ti chiami, da dove vieni e dove sei diretto: CHIUNQUE TU SIA BENTORNATO A CASA!
OGNUNO DI NOI PUÒ FARLO! ANCHE DA SOLO.
Se ti trovi nelle stazioni in cui saremo noi, ma in altri orari e giorni diversi; se invece ti trovi in altre stazioni, in altre province, in altre fermate di autobus etc.; anche se sei da solo puoi partecipare!
Porta con te un cartello a tema e il caffè, fatti un selfie e inviacelo! Raccoglieremo tutte le foto per valorizzare il contributo di tutti!
ASPETTA I TUOI CARI CON NOI
Stai aspettando anche tu amici, parenti, che tornano a casa? Fallo insieme a noi! Mai più ritardi di Trenitalia affrontati in solitudine, porta un cartello a tema, o porta il caffè, o semplicemente scambiamo una parola nell’attesa!
RACCONTA LA TUA ESPERIENZA!
Contattaci, inviaci foto, video, post, dove racconti la tua esperienza! Perché sei partito? Quanto costa tornare a casa per Natale? Anche questo materiale sarà pubblicato: servirà a dare voce alle esigenze materiali di milioni di donne e uomini come noi, che non vengono quasi mai raccontate!
tornare e non partire più, per tornare e ricostruire una comunità dove tutte e tutti i giovani emigranti possano sentirsi a casa e scoprire che insieme le cose possono cambiare
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