Potere al Popolo scende in campo per la tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici impegnati nelle attività di ristorazione, ricettive e in centinaia di alberghi ubicati nella penisola sorrentina. Attività che permettono grandi accumulazioni di profitti, ricchezze patrimoniali e sostanziosi conti in banca per un ristretto gruppo di imprenditori. “Per i lavoratori, invece, tutta un’altra storia. Se già prima del coronavirus la norma era lavorare 8/9 ore al giorno quando il tuo contratto recitava 6 ore e 40 minuti, regalando l’extra all’albergatore di turno, con la scusa della pandemia la situazione è precipitata – afferma Giuliano Granato, candidato alla presidenza della Regione Campania con la lista di Potere al Popolo– Così capita che al colloquio di lavoro ti propongano un contratto part-time con un monte ore settimanale che ha molto poco di part time. 40/45 ore a settimana vi sembrano un part-time? La paga quella sì, è da part time. E anche istituti come ferie, permessi, ecc., sono calcolati per metà”.
Sfruttamento legalizzato. Carenza di controlli da parte degli organismi di vigilanza in primis dell’Ispettorato del Lavoro. “Se poi ti fanno contratti di un mese o due al massimo, anche la durata della NASPI (indennità di disoccupazione) si riduce; e ogni stagionale sa bene come nei mesi di magra diventi essenziale quell’entrata per tirare a campare fino al contratto successivo”. “È il segreto di pulcinella che le cose in penisola sorrentina vadano così, tutti sanno, nessuno fa niente. Quasi nessuno a dire il vero. Qualcuno c’è. Un gruppo di lavoratori e lavoratrici ha deciso di dire “basta” e si è messo in testa che non si può più stare zitti e subire – continua Granato – Perché è un’offesa alle nostre intelligenze dover sentire a un colloquio che “questo è quello che posso offrire”, mentre sulla scrivania appaiono magari le chiavi di uno yacht o di una Maserati –sottolinea ancora Granato – Perché accettare oggi questo ulteriore peggioramento significa mettere un’ipoteca sul domani, visto che quel che è chiaro è che le condizioni emergenziali di oggi rischiano di diventare la nuova normalità. Il futuro è negli occhi di queste lavoratrici e questi lavoratori, stanchi di essere invisibili e che vogliono conquistare migliori condizioni di lavoro e rispetto dei diritti, per non esser costretti a far le valigie e ad andar via – conclude l’esponente di Potere al Popolo – I lavoratori stagionali della penisola sorrentina stanno iniziando a far cadere il muro della paura che finora li frenava. È dalla loro resistenza, dalla volontà di non rassegnarsi che nasce il futuro della Campania.
Fonte: Il Desk.it
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