Giù le mani dai fondi del Recovery Plan.
La federazione napoletana dell’Unione Sindacale di Base partecipa, convintamente, alla giornata di mobilitazione indetta dal network “Recovery Sud” organizzata a Napoli nella importante giornata del 25 Aprile, anniversario della Liberazione dal nazi/fascismo.
Al centro delle ragioni sociali e degli obiettivi di questo appuntamento c’è la fondata preoccupazione circa la ripartizione e l’assegnazione dei fondi del Recovery Plan che – da quel che si comprende dal dibattito in corso – penalizzerebbero profondamente il Sud d’Italia.
Ancora una volta, quindi, si riprodurrebbe – mentre è ancora in atto una devastante crisi sanitaria ed economica derivante dalla Pandemia Covid 19 – un ennesimo dispositivo di spoliazione finanziario, economico e sociale del Meridione a tutto vantaggio di quel “partito trasversale del Nord” che opera costantemente ai danni del Sud e, particolarmente, dei settori popolari della società.
L’Unione Sindacale di Base sostiene l’aggregazione e la discussione tra Sindaci, Amministrazioni Locali, Associazioni indipendenti, Movimenti di Lotta e i settori dell’intellettualità democratica affinché si ponga un deciso Stop a questa pericolosa deriva anti/meridionale.
L’Unione Europea, il governo Draghi e il Parlamento devono comprendere che i territori meridionali – ancora di più con la crisi pandemica globale – necessitano di risorse vere per ricostruire la Sanità e per avviare – per davvero e non propagandisticamente – la “transizione ecologica”. Inoltre occorre ridare diritti, sicurezza economica e dignità ad un mercato del lavoro sempre più dequalificato, schiacciato dalla precarietà e dal lavoro nero, malsano e sottopagato.
L’Unione Sindacale di Base – a Napoli come altrove – si rende disponibile per articolare e generalizzare ulteriormente questa battaglia di giustizia sociale e di sovranità popolare.
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