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Napoli: rinvio a giudizio per omicidio volontario per il carabiniere che uccise Ugo Russo

Accogliamo con fiducia la decisione del Gup di rinviare a giudizio il carabiniere che ha ucciso Ugo Russo, confermando l’imputazione di omicidio volontario.

Noi non avevamo molti dubbi: conoscendo le varie perizie che concorrono a questa accusa, ci è sempre sembrata fantascientifica la tesi alternativa della difesa del carabiniere, la quale implicherebbe che Ugo non sia stato colpito in testa mentre era in fuga ma sia scappato verso il suo motorino dopo che una pallottola di un’arma militare gli ha attraversato la testa da parte a parte.

Ci prepariamo alla prima udienza del processo il 12 luglio mantenendo viva l’attenzione sul processo e auspicando che l’imputato sia finalmente sospeso dal servizio e dalla possibilità di detenere un’arma finche non sarà accertata definitivamente la verità. Il nostro principio è che la verità e la giustizia valgono per tutti, anche quando chi spara nella vita veste una divisa, perché questa è una garanzia di democrazia e diritti.

E se contro Ugo Russo quella notte fu esercitata una pena di morte senza processo è importante emerga fino in fondo

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