Il 21 dicembre 2023 i consiglieri del distretto idrico Napoli Nord sono stati chiamati a ritrattare quanto già deciso e deliberato nell’agosto del 2022. Nel 2022 la forma di gestione del servizio idrico integrato approvata per i 31 comuni era la società per azioni a capitale totalmente pubblico, ma a dicembre 2023 dietro le pressioni della regione e dell’ente idrico campano si è provato a scavalcare quanto deliberato per costringere a scegliere tra una gestione totalmente privata o mista, pubblico privata.
In quella sede grazie alla posizione di alcuni consiglieri, al coordinatore di distretto e alla nostra presenza si è riusciti ad avere una proroga informale.
Questo sintetico riepilogo è necessario per meglio capire quanto le attiviste e gli attivisti del Comitato Acqua Pubblica Area Nord e Flegrea stanno elaborando, con l’ausilio di tecnici di riferimento, dal 22 dicembre per bloccare questo ennesimo attacco a una gestione pubblica del servizio idrico integrato.
La scorsa settimana abbiamo inviato due PEC:
Al sindaco di città metropolitana, professor Gaetano Manfredi, affinché si facesse carico del percorso dei comuni dell’area nord come stabilito a un incontro informale avuto il 28 dicembre.
Percorso sostenibile da città metropolitana ai sensi dell’articolo 37 comma 3 dello Statuto
“ La città metropolitana di Napoli si impegna a realizzare il governo dell’acqua, risorsa pubblica, su scala metropolitana e provvede, nell’ambito delle proprie competenze, al reinvestimento degli utili del servizio idrico integrato nel servizio stesso; assicura la proprietà pubblica delle reti; garantisce qualità ed efficienza del servizio, uso razionale ed accessibile per tutti, secondo principi di equità e di tutela delle fasce deboli”;
Al coordinatore del distretto idrico Napoli Nord, Dottor Luigi Sarnataro, affinché convocasse un tavolo tecnico permanente volto a sostenere la volontà del suo consiglio espressa il 5 agosto 2022, deliberando la costituzione di una società per azione a capitale pubblico. Pertanto abbiamo richiesto l’accesso alla documentazione dell’Ente Idrico Campano sulla cui base è stata redatta la proiezione compartiva dei costi tra spa pubblica e società mista, l’istituzione formale di un tavolo tecnico, l’analisi e studio in contraddittorio dei documenti richiesti, studio della sostenibilità economico-finanziaria della spa pubblica, studio della sostenibilità giuridica della spa pubblica, proroga di 45/60 giorni per ogni eventuale discussione in consiglio, audizione dei comitati Napoli Nord.
Come Comitato acqua Pubblica Area Nord e Flegrea sollecitiamo una risposta urgentissima dai suddetti interlocutori. Stiamo avendo contatti anche con la commissione infrastrutture del comune di Napoli pur di scongiurare il rischio della gestione mista, soluzione che vedrebbe la componente pubblica totalmente asservita a quella privata.
Siamo consapevoli che i tempi stringono e che la Regione Campania intima la messa al bando del servizio idrico dei 31 comuni dell’area nord, con la inevitabile ingerenza che questo avrebbe su quanto scelto dai territori, e soprattutto sulle vite di tutte le cittadine e cittadini che ne vedrebbero i risultati in bolletta.
Per tutto questo intendiamo continuare a studiare, confrontarci e lottare. È necessario che la stampa mantenga alta l’attenzione dando spazio e rilievo a quanto sta per succedere, è fondamentale che i consiglieri di distretto restino fermi su quanto deliberato. Riteniamo altresì necessario che gli abitanti dei 31 comuni del distretto prendano consapevolezza del rischio che corriamo per noi e le future generazioni.
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