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Napoli. Protesta in Comune, per la Palestina

Ieri mattina il nostro compagno Omar, membro della comunità palestinese, s’è incatenato sotto palazzo San Giacomo, del Comune di Napoli, per richiamare l’attenzione sul silenzio del l’amministrazione comunale di Napoli e del suo Sindaco sul genocidio in atto in Palestina e a Gaza in modo particolare.
Su richiesta di alcuni consiglieri comunali il consiglio comunale contemporaneamente in corso è stato sospeso per fare spazio ad una delegazione della Comunità palestinese ed il centro culturale Handala assieme a Padre Zanotelli che ha incontrato i capigruppo in consiglio assieme alla vicesindaco Lieto.
Abbiamo avanzato la richiesta di una delibera del consiglio comunale che affermi la necessità di fermare il genocidio,un urgente cessate il fuoco ed il ritiro dei soldati sionisti da Gaza e la necessità di aiuti umanitari alla popolazione di Gaza sotto attacco.
La vice sindaco si è impegnata per la convocazione di un incontro tra la Comunità palestinese ed il Sindaco al più presto.
Ci sono voluti ben 110 giorni di guerra criminale contro la popolazione civile nella regione di Gaza con conseguenze devastanti, 26 mila morti di cui 11.500 bambini, 65.000 feriti, 12.000 dispersi sotto le macerie, 120 giornalisti uccisi, medici e personale sanitario arrestati e deportati nelle carceri “israeliani “, ospedali, chiese, moschee bombardati, università e siti archeologici rasi al suolo.
Un milione e novecento mila palestinesi costretti ad abbandonare le loro case e costretti a vivere in tende di plastica senza cibo, acqua, energia elettrica e medicinali.
Tutto questo accade con la complicità degli Usa e governi occidentali e, per restare in casa nostra, il silenzio della maggior parte delle amministrazioni delle città italiane.
Ci auguriamo che il Consiglio Comunale riesca a produrre e votare un ordine del giorno chiaro senza se e senza ma che possa essere da esempio per tutte le grande città italiane
Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno sostenuto l’azione.

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