A Napoli oggi più di 500 persone hanno manifestato in presidio sotto la sede Rai per denunciare la negazione del genocidio, la censura e la narrazione filo-israeliana della rai, evidenziata dal comunicato dell’Ad Roberto Sergio letto in diretta nazionale domenica scorsa.
La TV pubblica è la scorta mediatica del genocidio israeliano. Non solo censurano costantemente il genocidio in corso a Gaza, ma esprimono una posizione apertamente filo-sionista davanti a milioni di telespettatori.
Abbiamo provato a interloquire con i dirigenti RAI di Napoli, ma ancor prima che si potesse creare una delegazione per chiedere un’intervista il presidio è stato violentemente caricato, provocando diversi feriti.
Recentemente, in sede della Corte Internazionale di Giustizia, sono state votate sanzioni contro Israele e contro qualsiasi forma di incitazione al genocidio. Nonostante ciò nella televisione italiana, e non solo, risulta difficile parlare di Palestina nei termini di una vera e propria pulizia etnica.
Ancora una volta pare che qualsiasi tipo di discordanza con la narrazione dominante che vede Israele come unica democrazia del Medio Oriente venga non solo censurata, come è successo a Ghali durante il festival di Sanremo, ma addirittura repressa violentemente con Polizia e manganelli contro manifestanti pacifici.
Ciò mentre un recente sondaggio dimostra che oltre l’80% degli italiani vogliono un immediato e permanente cessate il fuoco.
Gli attivisti e le attiviste oggi denunciano come la televisione pubblica non sia altro che lo specchio delle politiche genocide, razziste e xenofobe del governo.
Pretendiamo una televisione pubblica che non minacci la libertà di parola, che non censuri e non neghi un genocidio in atto (oltre 100.000 tra uccisi e feriti gravi, di cui il 70% donne e bambini, come ha evidenziato la Corte Internazionale di Giustizia), non vieti a nessuno di parlare di Palestina nel tentativo di cancellarla dalla memoria e dalla storia in perfetto accordo con le politiche sioniste d’Israele.
Mentre siamo in presidio, Israele continua la sua opera di genocidio a Gaza, e solo ieri a Rafah ci sono stati più di 170 uccisi.
Alla fine della giornata di lotta la Rai ci ha concesso solo un minuto di intervista con una rappresentante dei palestinesi a Napoli appartenente al centro culturale Handala Ali. Pretendiamo un’informazione completa che rispetti le voci della popolazione palestinese e la realtà del genocidio.
Rete Napoli per la Palestina
Centro Handala-Ali
Potere al popolo
SiCobas Napoli
Laboratorio politico Iskra
Ex Opg Je So’ Pazzo
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