La vittoria di Bonaccini nel “voto della paura“dimostra già nelle prime ora di essere stato il risultato di un voto conservatore. Non pago, infatti, di aver scelto come “primo punto del programma” la realizzazione di quella “autonomia differenziata” che è il cavallo di battaglia dei suoi colleghi leghisti Zaia e Fontana (quello secondo cui disabili e vecchietti andrebbero tenuti lontani dalle urne…), il “democratico” presidente della Regione si è subito esibito nel più classico “bullismo da social” che caratterizza da sempre Matteo Salvini.
Un post che definire “infelice” è davvero poco e che viene giustamente “psichiatrizzato” dal buon paolo Soglia (con cui si può e si deve magari dissentire su alcuni passaggi che concedono un po’ troppo, ma non è questo il punto).
Buona lettura!
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Caro Presidente Bonaccini: non ci siamo
Se è comprensibile vedere un tuo moto d’orgoglio dopo il voto e pure qualche sassolino che hai voluto toglierti nei confronti di Salvini dopo un’estenuante maratona elettorale, lo è molto meno il post che hai sentito il bisogno di scrivere ieri notte a un tuo elettore (controvoglia) che ti criticava politicamente su facebook.
Il post lo leggete sopra: in sostanza hai messo alla berlina chi ti critica, facendo nome e cognome, definendo il tuo elettore (controvoglia) un “radical chic” e dicendogli che “si merita Salvini” (manco tu fossi Nanni Moretti col suo memorabile: “Ve lo meritate voi Alberto Sordi…”).
Il tuo commento ha subito fatto scandalo, suscitando le dure reazioni di Emily Clancy, consigliera comunale di Coalizione Civica e di tanti altri: un tale scalpore da indurti a rimuovere frettolosamente il post. (Attendo però anche la presa di posizione di Elly Schlein, neo consigliera regionale in coalizione con te, che ho votato assieme a tanti altri, per sapere che cosa ne pensa…).
Ebbene, caro Bonaccini, ti dirò una cosa, ascolta un cretino come me (ma non un “radical chic”): la sboronisia non paga.
Hai vinto queste elezioni di poco, l’estrema destra ha il 45% ed è maggioritaria in tutte le periferie, in montagna e nei piccoli centri.
Hai vinto grazie alla paura che ha indotto decine di migliaia di antifascisti, anche molto critici col PD, a votarti (me compreso) per evitare che un male assoluto si insediasse nelle nostre istituzioni.
Hai vinto pure per il voto disgiunto di una parte della destra moderata che non ama gli scossoni e le turbolenze e gli andavano bene le cose come stanno.
Hai vinto perché, meritoriamente, quattro giovani hanno inventato un movimento capace di entusiasmare, laddove il tuo partito, il PD, suscita ormai l’entusiasmo di un sasso appoggiato lungo il fiume e non è capace di mobilitare nemmeno il circolo della briscola.
E hai vinto anche, te ne do atto, perché la tua amministrazione non è stata affatto disastrosa e alcuni servizi essenziali sono ancora eccellenze in un’Italia sempre più disastrata.
Ma se pensi che sia passata a ‘nuttata e tutto sia tornato come prima, riesumando la sboronisia e l’arroganza che la classe governista del PD è abituata a sfoggiare (non tutto il PD, c’è ancora gente di base nel PD che ascolta e si fa il mazzo), ahimè, allora non hai capito nulla.
Voglio sperare che quel tuo post sia stato un incidente di percorso, uno scivolone dovuto alla stanchezza, o sia magari solo il frutto di qualche tuo “comunicatore” troppo zelante che voleva mettersi in mostra, e voglio sperare che dopo averlo rimosso stai già pensando a un post di scuse sincere. L’umiltà paga…
Perché vedi, non si può lodare le sardine e poi tradire immediatamente il loro messaggio di civiltà e dialogo, nè si può criticare Salvini e poi usare i suoi stessi metodi mettendo alla berlina chi ti critica (duramente ma senza insulti).
Se il buongiorno si vede dal mattino non è un bel buongiorno. Speriamo nel dopopranzo…
Buon lavoro,
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Angelo
Paolo, leggo questo con molto ritardo ma è esattamente quello che ho pensato allora, grazie!