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Emila Romagna. Le domande a Bonaccini

Presidente Bonaccini,

l’Emilia-Romagna è la seconda regione più colpita da Covid in Italia. 

Di fronte a una pandemia di ordine globale, le regioni che si vantano di essere le più ricche ed efficienti d’Italia si sono trovate completamente impreparate alla gestione di questa, nonostante i ripetuti allarmi dell’OMS e i piani di emergenza già tracciati. All’inizio avete evidentemente deciso di fare finta di niente, e poi i ritardi nelle decisioni e una strutturale carenza di materiale (DPI e tamponi in primis) hanno fatto sì che l’epidemia non si potesse contenere nelle prime fasi, lasciandola espandere per diverse settimane, fino al punto in cui siamo arrivati oggi.

Di fronte a noi si apre una lunga crisi economia, con decine di migliaia di lavoratori già in cassa integrazione o percettori del reddito di cittadinanza, che continueranno ad aumentare a causa della crisi del turismo, e non si vedono ancora proposte di lungo periodo per i lavoratori precari e i disoccupati.

Pertanto come Potere al Popolo Emilia-Romagna siamo tenuti a chiederle:

  • Perché Piacenza non è stata dichiarata zona rossa già nelle prime fasi in cui si vedeva che era un focolaio?
  • Come è possibile che si è lasciato che per due mesi i lavoratori della sanità operassero senza DPI e senza fare loro tamponi diagnostici, come stiamo leggendo anche in questi giorni essere accaduto nelle RSA?
  • Dato che l’intero impegno contro l’epidemia è stato della sanità pubblica, perché non sono state requisite subito le cliniche private, in modo da finirla una volta per tutte con il finanziamento pubblico a queste strutture?
  • Il progetto di ispirazione leghista di regionalismo è fallito sotto gli occhi di tutti. Quando annuncerete definitivamente la necessaria interruzione di qualsiasi progetto di Autonomia Differenziata?

Le risposte a queste domande non le deve a noi, ma a tutta la cittadinanza dell’Emilia-Romagna.

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1 Commento


  • Hans Guenter Oberroehrmann

    Buingiorno Presidente,

    Mi chiamo Hans Guenter Oberroehrmann, cittadino tedesco, però da 33 anni in Italia, prima in provincia di Milano e dal 01.07.20 in Trentino. Vorrei far presente che nella zona di Carpi lavorano delle piccole aziende padronali (schiavisti) che impiegano gruppi di extracomunitari senza paga regolare, senza contratti regolari, senza alcun dispositivo di sicurezza su macchinari vecchi, utilizzando agenti chimici che creano nausea, mal di testa ed altri sintomi. Lo so per certo però non posso fare nomi per non mettere in difficoltà i cosiddetti dipendenti, meglio schiavi. Inoltre, loro non essendo padroni della lingua Italiana, sono veicoli pericolosi per la trasmissioni del covid 19. Sono consumatori e devono fare le spese come qualsiasi altro cittadini. Senza farla più lunga, la suplico di far fare delle razzie coinvolgendo tutt le forze dell’ordine per chiudere queste aziende per salvaguardare la salute pubblica. Segue parte due..

    Garantendo ai cosiddetti dipendenti ammortizzatori sociali immediati, per poter far fronte alle spese correnti, come affitto, alimentari ecc. ecc. Sono disponibile a fornire a lei o a chi la rappresenta ulteriori informazioni. Mi può contattare su Messenger in un primo momento e successivamente sul cellulare, WhatsApp, posta elettronica ecc. Gradirei una suo gentile riscontro.

    P. S. Lui paga quando è quanto vuole

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