Roberto Gentilini, detto “Piumino” è il candidato sindaco ed ha cominciato la campagna elettorale di Potere al Popolo per le comunali di Faenza dove è più naturale: nei quartieri popolari!
Dopo la lunga pausa dell’emergenza sanitaria si torna agli incontri dal vivo con i residenti del Peep Cappuccini. Un incontro che con trenta residenti che hanno partecipato attivamente va oltre le nostre previsioni e che verrà replicato in quartiere Borgo.
Per noi cominciare la campagna elettorale tra gli abitanti delle case popolare è solo naturale, le cene da 1000 euro le lasciamo volentieri ad altri!
Qui il documento sul quale Potere al Popolo affronterà la sfida delle elezioni comunali a Faenza:
Perché ci presentiamo? Perché il nostro Paese, le nostre regioni, le nostre città sono governati da una classe politica indecente. La spudoratezza e il marcio dell’attualità sono riusciti persino a cambiare l’immagine della Prima Repubblica, che oggi sembra quasi un bel ricordo tanta è la violenza nel veder personalismo, affarismo, corruzione che sostituiscono ogni etica pubblica e senso del benessere comune. Sembra che non ci possa essere politica al di fuori della legge di mercato e della legge del più forte.
Qui a Faenza l’apparato del Partito Democratico che governa da circa un decennio, è riuscito a devastare un territorio che un tempo era visto come un modello di buona amministrazione. La struttura produttiva e sociale di questa città escono a pezzi da questa gestione del potere che di democratico ed egualitario proprio non ha nulla.
Il PD nel nome degli affari ha rinnegato i principi di giustizia sociale ed eguaglianza delle passate amministrazioni comuniste e del movimento operaio e lo schifo che provoca questa gestione del potere oggi permette alla Lega, invischiata nella corruzione e nell’affarismo come e più di tutti gli altri, di aspirare al governo della città per fare, come loro stessi dicono, le stesse cose del PD ma solo con più stupida ferocia verso poveri, migranti e chi dissente. Di fronte a questa desolazione vogliamo provare a non rimanere schiacciati tra l’uomo nero e il meno peggio. Basta!
Chi siamo e cosa non vogliamo più:
Potere al popolo! è una libera associazione giovane nata nel novembre 2017 che intende lottare contro le ingiustizie di carattere sociale e politico,contro ogni forma di discriminazione,per far valere i diritti e gli interessi delle classi popolari,affermare un punto di vista diverso da quello oggi dominante,che metta al centro le persone,il loro essere sociale e il loro ambiente e non le merci e i profitti.
Per raggiungere questo obiettivo, Potere al Popolo! riconosce nel conflitto, nella solidarietà e nel mutualismo,nella partecipazione diretta e nel controllo popolare delle istituzioni,nella produzione di arte e cultura,inclusa quella scientifica,gli strumenti più adeguati per promuovere l’emancipazione sociale e l’affermazione di ogni essere vivente.
Le liste di Potere al Popolo sono composte di donne e uomini che lavorano nelle fabbriche, nei servizi e nel settore pubblico, nella scuola e nella formazione, che vivono nel precariato, che sono pensionati.
Tra le nostre fila ci sono solo persone che si alzano la mattina senza santi in paradiso. Non troverete certamente professionisti in cerca di una poltrona, né appartenenti a lobby economiche e finanziarie, né politici riciclati di lungo corso. Non li troverete perché quelli sanno che le nostre politiche sono antagoniste ai loro interessi.
Il nostro candidato a sindaco, Roberto Gentilini, è un operaio di 45 anni,che si batte per un diritto al lavoro che pare sempre più un privilegio. Come tanti di noi vive a Faenza in cui il PD e la Lega obbediscono solo al mercato, pensano solo alle imprese e dicono ai giovani “provate a diventare imprenditori, fondate una start-up e fate fortuna”.
Noi ci battiamo contro un sistema sociale che sottomette la dignità dei cittadini agli interessi e al potere dei ricchi.
Ci opponiamo allo sfruttamento sempre più brutale nei posti di lavoro, nelle fabbriche e nei servizi, e siamo contro il ricatto del licenziamento prodotto da leggi infami fatte da tutti i governi, contro lo schiavismo reintrodotto sia per gli immigrati che per settori sempre più ampi di lavoratori italiani. Lo vediamo nelle nostre campagne, nei magazzini della logistica, nella selva dei subappalti. Noi pensiamo che anche le amministrazioni possano fare in modo di migliorare le condizioni di lavoro.
Potere al Popolo di Faenza e Ravenna
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