Questo 25 aprile lo abbiamo vissuto in guerra, con gli attacchi pesantissimi all’ANPI così come alla Marcia per la Pace Perugia-Assisi.
A Bologna si vive un clima strano, in cui il Sindaco organizza manifestazioni per la pace, ma poi va ad applaudire Zelensky che invoca la no-fly zone (ovvero l’entrata in guerra della NATO), difende l’ANPI ma svuotandone completamente la posizione contro la guerra, parla di “militanti di pace” ma è a favore dell’invio delle armi, “come primo passo per costruire un negoziato”!
La posizione di Lepore anche se nascosta dietro una bandiera arcobaleno è la stessa dei più guerrafondai: ci troviamo di fronte uno scontro fra civiltà, con i barbari che vogliono invadere l’Europa. Ma questa visione della guerra non può portare ad altro che alla guerra mondiale.
Nel sostenere la guerra invece che la pace, ci si arruola pienamente. Abbiamo visto ormai lo sdoganamento dei nazisti dichiarati del battaglione Azov, ritratti come “lettori di Kant” o pochi giorni fa sul Corriere come “partigiani” dediti a suonare canzoni.
Così si capisce anche come è possibile quanto accaduto il 23 aprile a Bologna, in cui un gruppo di Ucraini ha provocato la festa di strada Oltre il Ponte, offesi dalla presenza di un banchetto del Coordinamento Ucraina Antifascista, minacciando persone e inneggiando al nazista Bandera e al battaglione Azov.
E in piena continuità con le precedenti giunte democratiche, si continuano a dare spazi e piazze ai fascisti, che anche quest’anno sotto il nome di “Patrioti” torneranno a infangare il Primo Maggio dei lavoratori e delle lavoratrici.
Questo è l’ennesimo segnale di una tensione che si sta facendo salire in tutta Italia, e che sicuramente prende ossigeno da parole come quelle di Lepore, che legittimano i nazisti e le loro posizioni.
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. Sergio Binazzi
Penso che il sindaco lepore farebbe bene a guardarsi un po intorno nella nostra città, medaglia d’oro alla resistenza, dove avvengono fatti criminali come quello della vile aggressione nazifascista del 23 aprile scorso. Sono tanti anni che non si verificano episodi squadristi di questo genere, e la politica locale non può assolutamente chiudere gli occhi davanti ad episodi di questo genere, almeno che non ne condivida la matrice. Un caro saluto comunista Sergio