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Bologna. Il 19 febbraio inaugurazione dell’Officina del Popolo “Valerio Evangelisti”

A quasi un anno dalla morte di Valerio Evangelisti, nasce nel quartiere popolare San Donato un nuovo spazio sociale intitolato a Valerio come militante, intellettuale, scrittore. Uno spazio sociale che nasce da organizzazioni politiche e sociali (Potere al Popolo, OSA, Cambiare Rotta, Circolo Granma, Rete dei Comunisti) e prende il nome di “Officina del Popolo” in un quartiere popolare di una città come Bologna dove una volta convivevano officine e case, dove oggi le officine sono spesso trasformate in mezzi di speculazione, dove si realizzano i nuovi progetti della città smart che cancella la memoria del conflitto di classe durissimo che ha attraversato i nostri quartieri.

Evangelisti aveva attraversato la storia del conflitto di classe del nostro paese, partendo dall’autonomia operaia, poi con l’adesione alle Rappresentanze di Base, attraverso mille progetti tra cui ricordiamo le riviste Progetto Memoria e Carmilla, e una quantità di collaborazioni impossibili da elencare senza dimenticare qualcuno.

Negli ultimi anni, Evangelisti aveva collaborato al percorso della Piattaforma Ross@ e poi di Eurostop, aveva partecipato al sostegno alla resistenza antifascista in Donbass, aveva aderito dal primo momento a Potere al Popolo, di cui poi era diventato anche coordinatore nazionale.

Vogliamo ricordare la dimensione militante di Valerio perché è stata radicata in tutta la sua esperienza di vita. Dopo aver raggiunto la notorietà come romanziere, non ha rinunciato a nulla dell’impostazione politica, già presente saldamente nei romanzi dei cicli di Eymerich e Pantera, a cui hanno fatto seguito i romanzi storici che hanno ripercorso la storia del movimento operaio, dei movimenti rivoluzionari risorgimentali, del sindacalismo radicale in America.

Fuori dalla produzione di narrativa, con la notorietà ha raddoppiato il rigore nel trattare casi come quello di Cesare Battisti, che gli ha causato molti odi nell’establishment culturale e per molti anni una tacita espulsione dalla RAI. E l’aveva fatto anche negli ultimi mesi schierandosi apertamente sullo slogan “guerra alla guerra”.

Un’Officina dentro il quartiere, per il quartiere, con il quartiere: uno spazio di aggregazione per progettare e costruire insieme eventi e iniziative, dalle assemblee di discussione politica alla presentazione di libri, dal cinema e alla cultura popolare, dove possano vivere quelle associazioni di quartiere che restano escluse dall’assegnazione di spazi, spesso inagibili o lasciati vuoti, ma che sono il tessuto sociale di chi questa città la abita.


Un’Officina che sia uno spazio dove tessere nuove reti sociali, per organizzare la resistenza contro la speculazione di politicanti e palazzinari, per riprenderci la nostra città e i nostri quartieri dove una volta convivevano case e officine, culla del conflitto di classe e della nostra storia.

Domenica 19 febbraio ,Via dell’artigiano 11 – Dalle ore 18 “Un’officina per il popolo, una casa per Valerio” – Dalle ore 20 cena popolare

Per informazione e aggiornamenti: https://www.facebook.com/events/584138279917319

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4 Commenti


  • sandro moiso

    Come mai non avete contattato nessuno di “Carmillaonline”, che è stata negli ultimi vent’anni una sua creatura e che ne continua tutt’ora il lavoro? Senza contare che molti dei redattori hanno dato alle stampe un testo, in uscita a metà marzo per Mimesis, che analizza molti aspetti del lavoro politico, culturale e letterario di Valerio..


    • Redazione Roma

      Occorrerebbe chiedere a Bologna, quello che possiamo dirti è che: “Valerio è di tutti”, di tutti, appunto



  • Francesca Valentini

    Immense tristezze

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