Nonostante l’allerta rossa per il meteo – con tanto di beffardo invito delle istituzioni a non uscire di casa – oggi a Minerbio, in via della Costituzione – altra beffa – ufficiale giudiziario e forze dell’ordine hanno deciso di procedere ugualmente allo sfratto programmato, utilizzando la forza , incuranti del fatto che non fosse stata trovata alcuna valida soluzione alternativa per il nucleo familiare costituito dai genitori con due minori.
Il presidio di solidali e attivisti è stato così violentemente aggredito: minacce, manganelli, trascinamenti per le scale, intimidazioni fisiche e verbali, telefoni rotti sono stati il modus operandi.
Dopo lo sgombero violento del presidio da parte dei Carabinieri, il fabbro ha aperto la porta dell’appartamento, senza che venisse tutelato e garantito il diritto di avere una rappresentanza sindacale presente.
La famiglia è stata fatta uscire sotto la pioggia con i due minori (di cui uno ammalato), senza garanzie di un alloggio, se non un paio di notti in un albergo.
La gravità di quello che è successo oggi, con una gestione totalmente poliziesca di un problema sociale e con la mancanza dei servizi sociali e dell’amministrazione comunale non può passare sotto il silenzio!
Il mancato riconoscimento della legittimità della rappresentanza sindacale inoltre, ci ha accompagnati durante tutta la giornata, sia durante lo sfratto che successivamente nelle stanze comunali.
A fronte dell’assenza e del disinteresse delle istituzioni, il presidio insieme agli sfrattati si è spostato presso la sede comunale di Minerbio per rivendicare soluzioni. Lì ci siamo dovuti nuovamente scontrare con le forze dell’ordine che prima volevano impedirci di entrare e poi pretendevano di prendere parte alla trattativa, richiedendo nuovamente l’intervento del reparto mobile.
Solo grazie alla determinazione della famiglia che non ha ceduto a meschini ricatti e minacce, siamo riusciti infine a ottenere almeno una soluzione temporanea per tutto il nucleo familiare, in attesa di una sistemazione abitativa a lungo termine.
Cosa sulla quale non mancheremo di vigilare.
Sottolineiamo infine, quanto sia vergognoso il comportamento delle istituzioni rispetto al dramma abitativo che colpisce il nostro territorio, oltretutto in una giornata in cui viene richiesto alla popolazione di non lasciare le proprie abitazioni, a causa dell’allerta meteo.
Asia USB Bologna
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Emergenza casa: a Minerbio sfratto eseguito con la forza durante l’emergenza maltempo!
Oggi pomeriggio, nonostante l’emergenza maltempo che colpisce tutta la regione, è stato eseguito a Minerbio uno sfratto con l’uso della forza pubblica. Finisce per strada una famiglia con due minori, lo sfratto è stato eseguito senza riconoscere il sindacato ASIA USB che rappresenta la famiglia, senza la presenza di assistenti sociali e senza nessuna mediazione da parte delle autorità comunali. Com’è ormai una pessima abitudine, l’unica soluzione transitoria offerta sono due notti in albergo.
Secondo la portavoce nazionale di Potere al Popolo Marta Collot: “Mentre ci sono già un migliaio di sfollati e mezza regione è sotto l’acqua, vengono spese ancora risorse pubbliche per sfrattare dei morosi incolpevoli e risolvere con la forza una questione sociale. Ci sono voluti anni per riconoscere che gli affitti per gli studenti sono fuori controllo, ora è il momento di riconoscere che i prezzi assurdi colpiscono anche le famiglie.
Spesso finiscono sotto sfratto persone che hanno perso il lavoro anche solo per pochi mesi. Serve tornare a investire davvero sulle case popolari, mentre il piano per l’abitare del Comune di Bologna punta sull’edilizia privata e recupera poche centinaia di appartamenti pubblici a fronte delle migliaia sfitti”.
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