Menu

Bologna. Lepore attacca il Comitato Besta per distrarre dagli impicci della sua giunta

L’attacco di Lepore questa mattina al Comitato Besta è il punto più basso che il sindaco ha raggiunto finora nell’interlocuzione con questa vertenza cittadina, soprattutto perché completamente gratuito, utile solo a distogliere dagli impicci della giunta e, ancora una volta, a decidere per imperio quali sono gli attivisti buoni e quelli cattivi. Ancora una volta riemerge una questione di democrazia.

Il sindaco mente inoltre palesemente, non potendo più nascondere il suo nervosismo, cercando di delegittimare la protesta del Comitato Besta accusandolo di essere strumentalizzato dalla destra.

Non dobbiamo certo essere noi a difendere l’autonomia politica del Comitato, dimostrata ampiamente in questi mesi di resistenza, ma facciamo notare come nella manifestazione del 9 marzo di più di mille persone ci fossero tantissimi cittadini, associazioni ambientaliste, organizzazioni sindacali di base e, fra i partiti politici, nemmeno un esponente della destra anzi, come Lepore sa benissimo, anche qualche rappresentante della maggioranza.

Questa dichiarazione scomposta serve a distrarre l’attenzione dall’impiccio dell’Amministrazione, segnalato dalla sentenza del TAR sull’assegnazione giudicata illegittima degli spazi di Vicolo Bolognetti.

Non vogliamo entrare nella questione specifica, ma un paio di cose dobbiamo dirle. A partire dalla logica dei bandi, che mette in competizione associazioni e realtà, come avevamo già denunciato dentro il percorso di Bancarotta: vinto il bando da una “cordata” di associazioni che avevano deciso di mettersi insieme invece di competere tra loro, lo spazio non venne mai assegnato e, in seguito all’apertura fisica da parte delle associazioni venne sgomberato poco dopo.

Evidentemente, quello sgombero secondo Lepore era una priorità dei cittadini di Bologna, mettendo a nudo due circostanze tra loro collegate: non è evidentemente vero che la gestione arbitraria dell’ampio patrimonio pubblico sia fuori dalle attenzioni di questa amministrazione, e anzi perpetrare il meccanismo dei bandi quando si potrebbe disporre di migliaia di metri quadri da mettere a disposizione della collettività rientra nel tentativo di rendere scarso un bene che fa gola alle imprese del mattone fortemente favorite da tutte le ultime giunte comunali e regionali.

Soprattutto, se le regole di questi bandi vengono infrante proprio dal PD, che continua a fare vincere bandi anche di centinaia di migliaia di euro ad associazioni che non potrebbero nemmeno parteciparci a causa di pregressi debiti con l’amministrazione, come ha iniziato a indagare la Guardia di Finanza sui bandi di Bologna Estate e Incredibol: tra questi anche un grande amico del PD, l’Estragon, con cui il Comune sta organizzando la privatizzazione di Piazza Maggiore per un concerto fuori da tempo e storia.

Le contraddizioni della giunta Lepore-Clancy si accumulano proprio a partire dalla gestione della cultura, usata come braccio armato di Lepore da quando era assessore, e della gestione degli spazi pubblici: sempre meno, sempre più controllati politicamente, anche in sinergia diretta con la Questura.

Consigliamo al sindaco e ai suoi supporter di risolversi i problemi che hanno in casa, perché alla distinzione fra buoni e cattivi non ci crede più nessuno.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *