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Casalecchio di Reno (Bo). Il candidato sindaco di Potere al Popolo

La scelta di Potere al Popolo di partecipare alle elezioni di Casalecchio è per fare entrare in Consiglio Comunale le necessità e le richieste di una larga fetta della popolazione che in questo momento non si sente rappresentata da nessuno al punto che in tante e tanti scelgono, purtroppo, di non andare a votare.

È nostra convinzione che a Casalecchio questo spazio, comunemente definito di Sinistra, sia stato completamente abbandonato in questa rincorsa al Centro che tutti i Partiti o le Liste Civiche qui presenti stanno facendo. 

Abbiamo partecipato a diversi dibattiti organizzati dalla Società civile Casalecchiese e le differenze tra gli altri 3 contendenti non sono poi così marcate. Ci appare chiara invece la differenza tra la nostra impostazione tesa al coinvolgimento della cittadinanza attraverso dei “Percorsi Partecipativi” e la loro che invece è verticistica dove il cittadino viene ascoltato ma su progetti già improntati.

Un esempio è lo spazio che è di fronte alla Casa della Conoscenza, l’Ex Pedretti. Noi chiediamo la moratoria di quello e di tutti gli altri progetti di edilizia in questa Città perché vorremmo che la cittadinanza si esprimesse e decidesse assieme all’Amministrazione cosa e come fare in quello ed in altri luoghi. 

Tornando ai contendenti per la carica di Sindaco vediamo che lo scontro si consuma tra le due ampie liste del cosiddetto Centro Sinistra dove per motivi politici o dispetti tra i vari componenti delle varie forze ci sono dei voli pindarici di persone che cambiano “casacca”.

Noi invece la direzione l’abbiamo certa: uno dei temi prioritari é ribadire a chiare lettere il NO ALLA GUERRA e NO AL MILITARISMO. Mentre il governo italiano è complice del genocidio in Palestina e la Meloni ci porta direttamente in guerra col comando della missione europea nel Mar Rosso, ribadiamo quello che pensa la maggioranza degli italiani: bisogna stare fuori dalla guerra, bisogna stare col popolo palestinese.

E a chi obietta che è un argomento fuori dalla portata di un’Amministrazione Comunale ricordiamo che Casalecchio in passato ha pagato un prezzo altissimo al militarismo con la strage del Salvemini del 6 Dicembre 1990. E che, ancora oggi, sempre a Casalecchio, passa un oleodotto della NATO che rifornisce le proprie basi militari in varie parti d’Italia.

Noi vogliamo che la guerra e il militarismo siano fuori da Casalecchio. Vogliamo che le istituzioni casalecchiesi si esprimano chiaramente contro le guerre e contro le spese militari! Vogliamo che il Comune si doti di un albo di Obiezione alla Guerra e lo promuova presso la cittadinanza.

Il tema del mondo del lavoro è un altro aspetto che DEVE essere affrontato da un’Amministrazione Comunale. Noi siamo per l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e vogliamo rompere la catena di appalti e sub-appalti giocati al ribasso. Vogliamo cominciare dal settore pubblico, dal Comune stesso, che ora usa appalti e false cooperative per tagliare i costi, col risultato di pagare poco lavoratrici e lavoratori ed abbassare la qualità dei servizi.

Noi vogliamo mettere in discussione questo sistema, con l’obiettivo di re-internalizzare i servizi e per garantire un salario minimo di dignità di almeno 10 euro all’ora per quei lavoratori che rientreranno negli ambiti comunali e, con questo, andare a migliorare la qualità dei servizi di Casalecchio!

Vogliamo reintrodurre un osservatorio sul lavoro che si occupi di tutti gli aspetti, anche del mondo privato, che ci girano attorno: dagli infortuni ai diritti dei lavoratori passando dalle vicende contrattuali. E tra le tante assurdità vorremmo intervenire sulla follia dei centri commerciali aperti 7 giorni su 7 che vanno anche a ledere le attività dei negozi di vicinato.

Sul tema ambientale la vicenda del Parco Don Bosco dimostra che si può resistere e vincere contro il cemento! A Casalecchio subiremo il progetto-mostro dell’allargamento dell’asse attrezzato con il conseguente aumento di traffico e inquinamento del Passante di Bologna.

Noi pensiamo che si debbano potenziare i trasporti pubblici verso Bologna e verso la Valsamoggia, per liberarci da una vita in mezzo al traffico e respirare meglio!

Vogliamo potenziare il servizio di biciclette elettrificate sul territorio così come bisogna potenziare il collegamento pubblico interno.

Sulla cementificazione vogliamo azzerare per davvero il consumo di suolo e per questo, come dicevamo all’inizio, proponiamo una moratoria ai progetti di costruzione (vedi ex Sa.Pa.Ba.). Siamo contro il “grattacielo” di 9 piani all’ex Pedretti così come siamo contrari all’edificazione della ex Hatù a cui bisognerebbe legare un progetto di riqualificazione non abitativo. È prioritario difendere ogni spazio verde di Casalecchio!

Siamo per sfruttare lo spazio che si libererà dopo la conclusione della Nuova Porrettana per decidere assieme ai cittadini quegli spazi in cui pensiamo debba esserci una piazza coperta polifunzionale dotata di pannelli foltovoltaici. E lì pensiamo debba anche tornare il mercato settimanale di Casalecchio.

Sul tema giovanile crediamo che a partire dalla scuola per arrivare agli spazi di socializzazione ci sia molto da fare. A Casalecchio esiste un forte problema di luoghi di aggregazione dove le giovani ed i giovani possano far sentire la loro voce e i loro bisogni.

A Casalecchio questi spazi negli ultimi anni sono stati chiusi oppure ridotti ad orari di apertura minimi. Non ci si può stupire che in questo modo uno dei principali luoghi di aggregazione diventi il Centro Commerciale. Ed è assurdo che si usino i militari per controllare i ragazzi e le ragazze così come non si può trasformare il lavoro degli operatori sociali in lavoro di repressione.

Questi ed altri temi vorremmo sviscerare a Casalecchio, lo vogliamo fare in strada ed anche nel Consiglio Comunale che governa e può indirizzare in un senso o nell’altro le politiche sul territorio.

Non è vero che le Elezioni Amministrative sono diverse da quelle politiche, anzi nelle Amministrative si mette in pratica quello che si pensa come scelta di indirizzo politico.

Ecco quindi spiegato perché vogliamo entrare in Consiglio Comunale: vogliamo combattere anche da dentro le istituzioni la loro continua deriva verso un mondo governato solo dagli interessi del denaro e dalle lobby che lo muovono.

Il nostro candidato sindaco è un attivista storico di questo territorio e di Bologna: Marco Odorici, da tutti conosciuto come “Oddo”.

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