Basta immunità sugli omicidi sul lavoro!
Venerdì mattina in diverse centinaia si sono presentati davanti ai cancelli chiusi della Toyota di Bologna. Presenti non solo i lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento ora chiuso ma tantissimi da altri stabilimenti e posti di lavoro di Bologna e non solo (dalla GD alla Titan, dalla MP3 alla Leroy Merlin, Mec track, Ilip, Bonfiglioli, Valmet e altre ancora).
Di fronte a questa ennesima strage di lavoro (due morti e undici feriti) la USB Lavoro privato ha proclamato otto ore di sciopero per tutto il settore dell’industria della provincia di Bologna, invitando delegati e lavoratori a presidiare il luogo della strage.
In queste ore stanno emergendo particolari sull’esplosione che ci dicono che poteva essere una strage ancora più grave considerando che nelle immediate adiacenze si trova l’area fumatori che durante le pause è occupata da decine di persone.
Non siamo disponibili a operazioni da “cortina fumogena” e a scaricabarile di ogni sorta. Vogliamo che la magistratura faccia il prima possibile luce sull’accaduto poiché tutti i lavoratori coinvolti nell’incidente e non solo meritano giustizia.
Se anche nelle aziende considerate di “eccellenza” del nostro territorio si verificano queste tragedie vuol dire che questo modello di sviluppo basato sull’iper produttività ha dichiarato guerra alle lavoratrici ed ai lavoratori e va contrastato con ogni mezzo.
Siamo stanchi delle dichiarazioni di cordoglio dei rappresentanti del Governo e delle istituzioni, perché siamo di fronte a un evidente immobilismo di fronte alla continua mattanza di lavoratrici e lavoratori e alla immunità di fatto delle aziende.
Occorre cambiare radicalmente le norme a partire dall’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e rafforzando i poteri di intervento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
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