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Bologna. Protesta degli studenti alla Stazione. Stop agli aumenti esorbitanti

Flash mob di protesta alla stazione di Bologna per denunciare l’aumento esorbitante dei prezzi dei biglietti per treni e aerei durante le vacanze natalizie, che grava sulle spalle degli studenti fuori sede, assai numerosi nel capoluogo emiliano. 

Le Ferrovie di Stato preferiscono ottenere profitto alzando i prezzi, arrivando a far pagare anche centinaia di euro per arrivare nelle proprie città, invece che garantire un servizio che dovrebbe essere pubblico e accessibile a tutti.

Tutto ciò è frutto dei tagli alla spesa pubblica, e dunque anche del settore dei trasporti. Infatti disservizi, ritardi o problemi legati ai mezzi sono all’ordine del giorno di ogni studente/lavoratore. 

Basti pensare all’alluvione che ha colpito per ben 4 volte la nostra regione mettendola in ginocchio, poiché non sono mai stati stanziati fondi per mettere in sicurezza il territorio e potenziare i mezzi esistenti. Moltissimi studenti fuori sede o provenienti dalla provincia si sono trovati a non poter prendere parte alle lezioni poiché non c’erano i mezzi per arrivarci. 

Nel frattempo, i soldi per garantire un servizio pubblico decente vengono invece spesi per finanziare guerra e genocidi in giro per il mondo. Con il bilancio annuale si è visto come il nostro governo abbia speso 8 miliardi solo nella filiera bellica piuttosto che nell’Università e negli studenti pubblici fatiscenti. 

Come studenti universitari prendiamo quindi parola, con anche il supporto, negli ultimi giorni, dell’Unione Sindacale di Base: oggi alle 13, in stazione con un flash mob, e alle 18.30 in assemblea pubblica in aula Shadia Abu Gazaleh. 

Il 13/12 scendiamo in piazza contro la finanziaria del Governo Meloni: VOGLIAMO #MINIMO10MILIARDI PER L’UNIVERSITÀ!

 

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