Oggi, alle prime luci dell’alba, una cinquantina di attivisti della Carovana delle Periferie insieme agli abitanti di San Basilio, hanno occupato, di fatto restituendoli alla gente, alcuni locali che il Comune di Roma, in periodo preelettorale aveva “donato” al quartiere, lasciandoli poi chiusi ed abbandonandoli al degrado.
Circa dieci anni fa infatti, l’Assessorato, utilizzando denaro pubblico, decise di chiudere le aree dei piani piloty di alcuni lotti delle case popolari di via Mechelli e adiacenze, per riqualificare la zona, promettendo di inaugurarli nel più breve tempo possibile così fornendo ai cittadini punti vendita (alimentari, tabaccheria, panificio), inesistenti nella zona.
Dopo dieci anni di inagibilità presunta, diremmo “forzata”, gli abitanti, stanchi di promesse continuamente disattese, questa mattina ha deciso di entrare in uno di questi locali, e di riprendersi quello che era stato loro assicurato.
Come nell’esperienza di Ponte di Nona, con l’occupazione del centro anziani, così a San Basilio si vuole ricreare uno spazio fruibile in vari modi: un doposcuola per i bambini, visto che sempre più le donne sono costrette a trattenersi al lavoro e non tutti, in questi tempi di crisi si possono permettere una baby sitter; uno sportello “BASTA DEBITI” per risolvere i problemi delle cartelle esattoriali inviate da Equitalia, fino ad uno sportello anti-violenza per le donne ed esperienze di sport popolare….
…Tutto questo nell’ottica di un miglioramento della qualità della vita, dal momento che le istituzioni hanno scientemente deciso di abbandonare i quartieri più periferici delle grandi metropoli, senza alcun luogo di aggregazione sociale dove potersi incontrare, conoscersi, crescere, scambiare opinioni; forse il nodo è proprio questo: ci vogliono sempre più soli, ignoranti e senza capacità critica per poter reagire. Il popolo di San Basilio invece, lo ha fatto, riprendendosi qualcosa che gli apparteneva di diritto.
Dopo aver ripulito per bene i locali, la giornata si è conclusa con una bella grigliata, a sottoscrizione, attendendo le istituzioni con le quali gli attivisti intraprenderanno un dialogo al più presto.
Qui di seguito il volantino distribuito nel quartiere
RISCATTIAMO LE PERIFERIE!
I nostri quartieri vivono nell’abbandono delle istituzioni, con tagli ai servizi ma costi sempre maggiori, senza nessun luogo di aggregazione sociale dove potersi incontrare, conoscersi, crescere, scambiare opinioni….ecco forse è proprio qui il nodo della questione: ci vogliono sempre più soli, ignoranti e senza capacità di reazione. La disoccupazione è ai massimi storici, specialmente quella giovanile e la cosa migliore che questo governo ci propone è quella di lanciarsi nel volontariato “che intanto fa curriculum, poi qualcosa uscirà fuori”!
Ebbene a tutto questo, ai quartieri dormitorio, noi delle periferie dobbiamo dire BASTA!
L’ intento dell’esperienza che stiamo cominciando è proprio questo: fare avvicinare le persone fra di loro e fornire dei servizi che altrimenti la popolazione perderà per sempre; non si tratterà di mero assistenzialismo, non ci interessa ricevere o fare elemosina, ma crescere insieme; per esempio, ci interessa un doposcuola per i bimbi delle famiglie del quartiere che, lavorando entrambi i genitori, non si possono comunque permettere né una baby sitter né un nido privato; uno sportello antiviolenza per le donne; uno sportello per neutralizzare le cartelle di Equitalia; una sala per poter consultare i quotidiani o magari un centro d’orientamento per la ricerca di lavoro.
DOVE LE ISTITUZIONI SONO INCAPACI DI
ARRIVARE CI ARRIVA IL POPOLO!!
DIFENDIAMO GLI SPAZI CONQUISTATI E APRIAMONE DI NUOVI!
Centro Popolare San Basilio
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