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Miracolo: l’Italia ha scoperto i forzati del lavoro festivo. Oggi il convegno USB “Maledetta domenica”

All’improvviso l’Italia intera si è accorta che esiste un esercito di forzati del lavoro festivo, in nome del diritto allo shopping ma contro il diritto al riposo, a una vita privata, a vedere adeguatamente retribuita la prestazione domenicale, alla facoltà di scegliere se lavorare o meno quando per tutti gli altri è festa.
Sono bastate poche parole di papa Francesco e subito il problema è rimbalzato sulle prime pagine dei grandi giornali e nei  titoli dei Tg. Con abbondanza di richiami bellico-militareschi: “sfida”, “duello”, “battaglia” i termini più usati dalle varie testate.
Bene, felici che si siano accorti dell’esistenza di un problema. Li invitiamo allora al convegno che l’Unione Sindacale di Base, da anni in lotta per i diritti dei lavoratori del commercio,  ha organizzato in tempi non sospetti per oggi all’Hotel Antonella di Pomezia, a cinque minuti dall’outlet di Castel Romano.
Il titolo è semplice: “Maledetta domenica”. Partecipano l’educatrice Fabiana Rinaldi, Giorgio Cremaschi di Eurostop, monsignor Andrea Lonardo direttore dell’Ufficio catechistico di Roma, Luciano Vasapollo del Cestes, Carlo Guglielmi del Forum Diritti Lavoro, lo scrittore Christian Raimo. Conclude Francesco Iacovone, dell’esecutivo Usb.
L’appuntamento è alle 17 di oggi venerdì 15 dicembre, Hotel Antonella (Sala Girasole), Via Pontina km 28 (uscita via Naro), Pomezia.

 

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1 Commento


  • ceravamotantoamati

    Gli alpini le penne le portano sul capello e li rimangono fisse, ai giornalisti RAI a reti unificate con Mediaset le penne vanno tolte, ormai l’informazione è tutta a senso unico, il terzo mondo ci ha superato, le nefandezze che si ascoltano nei vari TG sono una vergogna. I TG sarebbero da mettere al bando, si danno solo notizie fasulle e si parla soltanto di animali, cucina, shopping, spiagge, vacanze dei quali pochi possono permetterselo. Riva al musichiere cantava Domenica è sempre domenica, adesso invece si deve fare ora et labora.

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