Nella notte, blitz dei militanti di Noi Restiamo Roma che hanno piazzato in diversi punti della città degli striscioni di solidarietà con la nuova ondata di mobilitazione che sta interessando in questi giorni la Catalogna.
A poco più di due anni del referendum del primo ottobre che stabilì la volontà della popolazione catalana di sancire l’indipendenza dallo Stato spagnolo, le pesantissime condanne inflitte ai rappresentanti politici che si fecero portavoce di quel mandato popolare hanno riacceso la protesta lungo tutto il territorio.
Infatti, la condanna del Tribunale supremo ha rimesso in moto quel popolo che una volta di più si è sentito tradito, nella repressione, dagli apparati spagnoli, indicendo per la giornata di oggi uno sciopero generale che vede la presa delle strade da parte di cinque diverse marce dirette a Barcellona.
Al fianco delle mobilitazioni che coinvolgono una fetta consistente dell’attuale “regione autonoma”, gli «studenti e i precari» di Noi Restiamo hanno preso la parola anche per fronteggiare la scarsa copertura informativa che sta interessando l’intera vicenda, in ossequio al dettame dell’Unione europea secondo cui chi manifesta entro i suoi confini è un possibile pericoloso terrorista, mentre basta varcare i propri limes per diventare strenui difensori della libertà, come insegnano le vicende dei guarimberos venezuelani o dei “ribelli con gli ombrelli” di Hong Kong.
L’uscita romana segue di qualche giorno quelle già avvenute nella altre città dove Noi Restiamo è presente, come Bologna, Torino e Siena.
Di seguito, una rassegna fotografica delle prese di posizione nelle suddette città.
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