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Fusione Ladispoli-Cerveteri. Grando dice no. Allora siamo sulla buona strada

Arriva la “scomunica” del sindaco di Ladispoli sul progetto di fusione con
Cerveteri: “… Per quanto mi riguarda non lavorerò su questo progetto di fusione”.
Allora siamo sulla buona strada!

Il sindaco di Ladispoli Alessandro Grando ha rilasciato un’intervista al quotidiano Civonline.it nella quale illustra i progressi che a suo parere sono stati fatti dalla sua amministrazione e quanti ancora ne vedremo prossimi mesi. Non siamo assolutamente d’accordo sui successi di questa amministrazione e dalle affermazioni di Grando appare evidente che il filo conduttore sia lo sviluppo urbanistico, altro cemento ed un ulteriore sviluppo incontrollato di Ladispoli.
Al termine dell’intervista il giornalista chiede a Grando cosa ne pensa della proposta di Potere al Popolo sulla “…fusione tra Ladispoli e Cerveteri puntando in particolar modo sui benefici che questo comporterebbe…”. Il sindaco risponde che quello della fusione sarebbe un tema “…tornato alla ribalta per poche persone. Non credo che, con tutti i problemi che sia Ladispoli che Cerveteri, hanno, la priorità sia quella di fondere i due comuni che anzi, 50 anni fa si sono allegramente divisi. Anzi, noi il prossimo anno festeggeremo i 50 anni di autonomia. La fusione non è assolutamente una priorità, né la salvezza … Per quanto mi riguarda non lavorerò su questo progetto di fusione”.
Al sindaco Grando rispondiamo con poche battute.
1. Quello che manca a questo territorio non è qualche tonnellata di cemento in più e neanche qualche aiuola più curata. Manca un progetto complessivo che ridia slancio all’intero territorio salvaguardando l’ambiente, sviluppando un’economia solidale ed ecosostenibile, ampliando i servizi e sviluppando occupazione.
2. Per realizzare questo progetto c’è bisogno di un’amministrazione che sappia guardare al futuro piuttosto che gestire soltanto il quotidiano, che sia in grado di ottenere maggiori entrate economiche, di realizzare una concreta lotta agli sprechi e servizi adeguati ai cittadini.
3. Un tale impegno non può essere assicurato da due amministrazioni che nel migliore dei casi si ignorano, lavorano su progetti spesso in contrasto e non sono spinti da una stessa visione del futuro. Serve invece un progetto comune ed ecosostenibile, discusso e condiviso dalla popolazione, adeguatamente sostenuto dal punto di vista economico, finanziario e normativo da Stato e Regione, così come previsto dalle specifiche leggi.
4. Per questo la fusione dei due comuni non può essere liquidata come fa il sindaco Grando, che dimostra così poca lungimiranza e una chiusura che probabilmente nasconde il timore di rimettere in discussione poteri e peso specifico dei singoli partiti e dei singoli soggetti che da sempre governano questo territorio.
5. Infine, quanto all’affermazione del sindaco che la fusione dei due comunini non è “… la salvezza…“, siamo d’accordo ma riteniamo sia un fondamentale obiettivo che darebbe a tutti maggiori strumenti economici e normativi. Se il sindaco ha invece altre strade per costruire “… la salvezza…“, ce lo dica. Ma prima ci racconti come e con quali mezzi vuole affrontare questi temi.
La mancanza di lavoro, la precarietà ed il disagio giovanile.
La progressiva erosione dei servizi sociali e dell’assistenza ai disabili.
Le problematiche urbanistiche che si basano su varianti al Piano Regolatore.
La questione dell’acqua pubblica su cui si rischia di perdere definitivamente l’autonomia (Flavia Acque).
La carenza di personale nell’amministrazione che crea disagi ai lavoratori ed ai cittadini.
Le carenze e la confusione del servizio di raccolta dei rifiuti.
Il problema dell’inquinamento delle acque marine a causa degli sversamenti fognari.
La necessità di mettere mano a un chiaro piano di gestione delle aree demaniali su tutta la costa.
Le situazioni dubbie e irrisolte relative ai progetti dei piani integrati di Ladispoli.
La mancanza di una politica sulla rete del trasporto urbano, nonostante l’integrazione con Cerveteri.
Per non parlare poi delle evidenti carenze del sistema sanitario pubblico a livello locale, come anche del sistema viario, ingolfato d’estate e pieno di buche a partire dalle prime piogge autunnali.

Anche per risolvere questi problemi noi di Potere al Popolo stiamo promuovendo il progetto di fusione tra Cerveteri e Ladispoli e stiamo lavorando per costruire un Comitato ampio, autonomo dai partiti ed in grado di ampliare il confronto tra i cittadini.
In questo senso rivolgiamo un appello a tutti coloro che a Ladispoli come a Cerveteri vorrebbero vivere in un territorio più legato all’ambiente, alla socialità e alla cultura, con più servizi e meno disoccupazione, in grado di accogliere, di dialogare e decidere del proprio futuro.

 

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