I lavoratori dall’azienda privata che gestisce la raccolta dei rifiuti a Cerveteri non hanno ancora ricevuto lo stipendio di dicembre.
Un fatto questo che evidenzia quanto sbagliato e dannoso sia il sistema dei servizi pubblici affidati a privati che, per assicurarsi il contratto, offrono costi più bassi di quelli minimi necessari ad espletare l’attività e scaricando poi le conseguenze sulle condizioni e sui salari di chi lavora e sull’efficienza del servizio a tutti i cittadini.
Bene hanno fatto i lavoratori a minacciare lo sciopero e Potere al Popolo li appoggia incondizionatamente.
Il comune di Cerveteri deve necessariamente assicurare la continuità del servizio e allo stesso tempo non può permettere che gli operatori continuino a lavorare senza essere retribuiti.
Ma non è sufficiente mettere una pezza a colori per risolvere questa emergenza immediata: serve una decisione drastica e definitiva che porti a internalizzare questo fondamentale servizio pubblico.
È l’unica strada per risolvere l’emergenza attuale e allo stesso tempo assicurare l’efficienza e la continuità del servizio ai costi attuali.
È evidente, come sostenuto dal Comitato “Un solo comune per Cerveteri e Ladispoli”, che questi costi sarebbero molto più bassi per l’amministrazione e per i cittadini con la fusione dei due comuni.
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