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Roma. Chiudono sedi Inps. Canitano: “La Città Pubblica amplia i servizi non li riduce

Le sedi Inps del Tiburtino, di via Amba Aradam e il centro medico-legale di Pomezia sono a rischio chiusura, costringendo così gli utenti a recarsi in altre sedi, spesso distanti chilometri e chilometri.

“La chiusura delle sedi Inps è un errore ed un orrore sociale” dichiara Lisa Canitano, candidata sindaca di Potere al Popolo a Roma che questa mattina ha accompagnato la manifestazione “itinerante” delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Inps promossa dal sindacato Usb.

“La Città Pubblica che proponiamo come alternativa per Roma è una città dove i servizi pubblici e sociali per i cittadini vanno estesi non ridotti” afferma Lisa Canitano davanti ai cancelli della sede Inps del Tiburtino.

“Questi servizi sono indispensabili per centinaia di migliaia di utenti, soprattutto nelle zone periferiche, sia per la quantità che per la qualità dell’utenza, sono le zone a maggior disagio sociale della città e dunque ad alta domanda di prestazioni sociali” dichiara Lisa Canitano. “Far diventare l’Inps un luogo irraggiungibile come le aziende che gestiscono ormai i servizi privati, è un orrore. La digitalizzazione dell’accesso ai servizi va preparata non realizzata di colpo, l’alfabetizzazione digitale della popolazione è ancora indietro. Gestirla così significa un calvario per milioni di utenti a forte disagio sociale”.

Infine un messaggio per il Presidente dell’Inps Tridico: “Ha insegnato e dimostrato sensibilità al significato e alla gestione pubblica del welfare, sarebbe il caso che mettesse il naso sul come i suoi dirigenti lo stanno sabotando materialmente in nome di una visione tutta aziendalista e niente affatto fondata sull’utilità sociale” sottolinea Lisa Canitano.

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