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Roma. Sfratto a San Lorenzo

La gentrificazione produce vittime. Sfratti e aumenti degli affitti ne sono lo strumento principale.

Questa mattina nel quartiere San Lorenzo c’è stato picchetto antisfratto per Carlos, un abitante che da decenni vive in un quartiere deputato ormai al modello di messa a profitto della nostra città che con la presenza dell’Università vede ormai in un posto letto il grande affare per i privati.

Ebbene, Carlos e i tanti abitanti nella sua condizione, sono un elemento di disturbo all’interno del piano di valorizzazione della nostra città che sta aspettando i miliardi del PNNR.

“Le modalità con cui è avvenuto lo sfratto ci danno il preludio di ciò che aspetta le migliaia di famiglie che sono nella stessa condizione di Carlos” – denuncia l’Asia Usb in un comunicato – “Infatti, dopo che sembrava che non dovesse accadere nulla, un blindato della polizia ha messo per strada un abitante della nostra città che, come tanti altri, sta vivendo il dramma dell’emergenza abitativa inascoltato dalle istituzioni”.

“Per questo continuiamo a dire che una parte dei fondi del PNRR devono essere usati per l’edilizia residenziale pubblica. Nonostante sia acclarato dalle tante istituzioni e di volontariato, come ad esempio la Caritas, che il tema della mancanza di case pubbliche sia il grande assente nella politica, dal governo Draghi alle amministrazioni comunali nessuno affronta la questione nell’interesse generale e collettivo”.

Alle 17,30 si è svolta una assemblea pubblica in piazza dell’Immacolata a San Lorenzo per dare solidarietà a Carlos e per ribadire che la casa è un diritto fondamentale senza il quale non c’è salute e ne’ l’idea di futuro per le migliaia di famiglie in precarietà abitativa.

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