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Roma. Il piano di zona di Ponte Galeria invaso dai liquami, abitanti in allarme!

L’Edilizia Residenziale Pubblica è il buco nero in cui affondano tutte le maledizioni di questa città.

Dopo gli sgomberi di alcune famiglie in estrema difficoltà e la mobilitazione spontanea di ieri pomeriggio a San Basilio, subito “accompagnate” dal reparto celere, celere solo con la povera gente, oggi Ponte Galeria si è svegliata, ancora una volta, nella m***a.

Nelle chat e nei social sale la rabbia e la voglia di attivarsi, chi dice di voler bloccare subito via della Magliana, chi si dice più propenso a una mobilitazione organizzata che coinvolga altri cittadini (e ce ne sono tanti intrappolati nella truffa dei piani di zona) nei prossimi giorni.

Quel che è certo è che la situazione, per gli abitanti di Ponte Galeria, come per altre decina di migliaia di famiglie in tutta la città, è oramai insostenibile!

Tra rincari di bollette, prezzo del pane, della benzina e altri beni di priam necessità, si aggiunga che, notizia di oggi, il governo nel prossimo Def (documento che presenta le future spese dello Stato) prevede di aumentare le spese militari.

A quando invece l’assunzione delle responsabilità per gli abitanti truffati, contro le cooperative che hanno speculato sui portafogli delle persone e per il rispetto della legge sull’edilizia pubblica?

Domande inevase, da Palazzo Chigi alla Regione, dal Campidoglio all’assessorato all’urbanistica, ognuno con le sue specifiche responsabilità. Chissà che non sia venuto il tempo di andare a chiedere di nuovo spiegazioni… e soluzioni rapide!

Di seguito, la nota diramata sui social dal Comitato di quartiere Ponte Galeria.

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Quando finirà la dannazione degli abitanti dei Piani di Zona di Roma? Invasi dai liquami, senza opere di urbanizzazione, truffati dalle imprese…

Solidarietà agli abitanti di Via Palau che per l’ennesima volta hanno dovuto fare intervenire a proprie spese l’autospurgo per liberare i propri garage dagli “escrementi”.

Nel piano di Zona B39 Ponte Galeria le pompe di sollevamento sono fuori uso e i liquami finiscono oltre che nei canali affluenti il Tevere (rilasciando miasmi nauseabondi) anche nelle pertinenze dei condomini.

Nel solito rimpallo tra Consorzio delle opere delle Urbanizzazioni e Comune di Roma a perdere continuano ad essere sempre i cittadini.

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