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Roma. La vergogna della sanità pubblica privatizzata. Zingaretti e Amato non fate i finti tonti

Lettera aperta al presidente Nicola Zingaretti e all’assessore Alessio D’Amato

Con la presente, io sottoscritto Ettore Davoli denuncio l’impossibilità a poter effettuare nell’ambito del servizio sanitario regionale una risonanza magnetica, come da prescrizione medica allegata.

Mi sono rivolto al servizio RECUP regionale e mi hanno risposto che l’unica struttura sanitaria presso cui l’esame diagnostico è prenotabile è il Policlinico Tor Vergata, però non vi era disponibilità per una prenotazione. Avrei potuto fissare un appuntamento recandomi al CUP interno delle altre strutture sanitarie che effettuano quel tipo di esame, dato che la loro agenda non è gestita dal RECUP.

Mi sono recato di persona presso il Policlinico Casilino, l’Ospedale Pertini, Ospedale Umberto I e ASL RM 2 ed ho telefonato al Policlinico Tor Vergata e al Policlinico Gemelli. Da tutte le sedi sanitarie interpellate ho ricevuto risposta negativa per un appuntamento in convenzione, anche senza urgenza, mentre se avessi optato per la prenotazione della prestazione in intramoenia avrei potuto fare l’esame anche il giorno dopo, pagando dalle 270,00 euro e oltre.

Ho ritelefonato al RECUP chiedendo la prenotazione per effettuare la prestazione anche fuori Roma, nell’ambito del territorio regionale, e anche in questo caso non era possibile fissare alcun appuntamento.

In base alla normativa regionale, ritengo che sia illegale che la lista di prenotazione sia chiusa, impedendo a un cittadino di poter usufruire del servizio sanitario pubblico e sia costretto a rivolgersi al servizio privato, per di più gestito dalla stessa amministrazione pubblica nel caso del servizio intramoenia.

A tal proposito, mi riservo di far valere i miei diritti, sanciti dalla Costituzione, e di richiedere risarcimento per i danni subiti.

Distinti saluti.

Ettore Davoli

 

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