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Roma. Sapienza, studenti di Lettere in sciopero: “seguiamo le lezioni per terra”

Questo pomeriggio (lunedì 10), poco dopo l’ora di pranzo, un nutrito gruppo di studenti e studentesse di Lettere e Filosofia della Sapienza di Roma ha temporaneamente occupato la sede di Villa Mirafiori per scioperare dalla didattica contro la condizione inadeguate del sito al corretto svolgimento delle lezioni.

Da giorni gli studenti di Villa Mirafiori si stanno organizzando per protestare per le aule sovraffollate, un problema che è ormai diventato insostenibile e che di fatto mina il diritto allo studio“, si legge in una nota diramata sui social dagli studenti organizzati nel collettivo Riabitiamo Mirafiori.

Lo sciopero studentesco che si è svolto oggi e che si è trasformato in un corteo interno alla facoltà non ha però trovato riscontro e risposta da parte del Direttore di Dipartimento Donatelli, che abbiamo più volte sollecitato a confrontarsi con noi e a trovare soluzioni immediate, a partire dai lavori per la riapertura del Terzo piano“.

Il “Terzo piano” è appunto l’ultimo piano della storica villa di via Nomentana e luogo di studio ulteriore rispetto all’affollatissima biblioteca del piano terra, non soggetto agli stringenti orari di apertura e chiusura delle strutture formali del Dipartimento.

Ebbene, il terzo piano da anni verte in condizioni di agibilità precaria e, nonostante la perfetta conoscenza della situazione, non è mai stato oggetto di interventi strutturali da parte dell’ateneo.

Dopo tre anni di pandemia, è inaccettabile che dal governo alle amministrazioni degli atenei non siano arrivate soluzioni di lungo periodo sugli spazi e sulla tutela del diritto degli universitari ad avere una carriera accademica accessibile a tutti“, si legge ancora dalla pagina Instagram degli studenti.

Mentre si investono miliardi per inviare armi all’Ucraina e fomentare teatri di guerra in tante parti del mondo in accordo e per conto della Nato, la scuola e l’università pubbliche rimangono sempre vittime delle stesse logiche aziendalistiche ed elitarie. Noi vogliamo il diritto allo studio garantito per tutti e lo vogliamo subito“.

Parole dure che sembrano fare il palio con il fermento che si respira e si muove in città anche tra le scuole superiori, protagoniste nella mattinata della prima occupazione autunnale al liceo Argan (zona  Don Bosco)

Ascoltiamo le lezioni seduti a terra o dal corridoio“, afferma al megafono Elettra, 20 anni, studentessa di Scienze dell’educazione e della formazione e attivista di Cambiare Rotta tramite cui ha rilasciato anche un video di denuncia: “per questo gli universitari hanno deciso di protestare“.

Al momento, l’iniziativa degli studenti ha raccolto solo una prima apertura. “Ci hanno promesso un incontro, ma non c’è una data“. Il poco soprintendente mancato ascolto da parte  dei vertici del Dipartimento non ha scoraggiato gli studenti.

Invitiamo tutti gli studenti delle facoltà della Sapienza ad unirsi al grido di rabbia di Villa Mirafiori: ci vediamo tutti venerdì 14 ottobre alle ore 10 a bussare alle porte della Rettrice!“, hanno rilanciato da Villa, come comunemente viene chiamato la sede dai ragazzi.

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